Luigi Socievole lo annuncia, Vincenzo Pellegrino ci pensa: l’idea sarebbe quella di ritirare le lista dalla prossima competizione elettorale come forma di protesta estrema contro chi ha voluto velocizzare in maniera così rapida il processo di distacco dal capoluogo da parte di Campora San Giovanni. La spinta secessionista della frazione entra dunque a gamba tesa nella campagna elettorale.
Senza grandi sorprese, la decisione era stata in qualche modo anticipata dallo scorrere delle cose, il consiglio regionale si è pronunciato sulle modalità del referendum che dovrà decretare la separazione tra Amantea e Campora San Giovanni. A votare contro il solo gruppo che fa riferimento a Luigi De Magistris. In caso di voto favorevole, nascerà il comune di Temesa, così per come auspicato dall’associazione presieduta da Antonio Gelsomino che ha seguito l’intero iter procedurale.
Sul fronte politico è pronto a scatenarsi un vero e proprio terremoto. Il voto espresso nel consesso regionale testimonia l’accordo bipartisan tra destra e sinistra, con Franco Iacucci che vedrebbe di buon occhio la proposta firmata da Giuseppe Graziano. A votare per il nuovo assetto del territorio amanteano non saranno tutti i cittadini residenti nel comune del Tirreno cosentino ma solo gli abitanti di Serra d’Aiello e coloro che vivono “tra i corsi d’acqua dal fiume Oliva e il torrente Torbido”.
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