Niente più alibi. È abbastanza determinato il segretario provinciale del Pd, Vittorio Pecoraro, concentrato sulla definizione delle nuove regole da impartire al partito e sulle strategie da mettere in campo per inaugurare la stagione del cambiamento, «reale a non di facciata», specifica l’inquilino della Federazione bruzia. Tradotto significa che in ogni comune dovrà innanzitutto sorgere un circolo di riferimento, bandendo definitivamente la pratica dei commissariamenti. Categorico pure rispetto alla data entro cui celebrarli: dal 6 al 10 luglio. «Ho pure nominato un garante affinché le operazioni si svolgano regolarmente», asserisce Pecoraro: Che chiosa: «Probabilmente ci saranno delle resistenze, ma questa è la linea che intendo portare avanti».
Il vicepresidente dell’internazionale giovanile socialista, da poco massimo referente del Pd a queste latitudini, non lascia spazio a incertezze e anticipa quelli che saranno i temi dell’assemblea provinciale convocata per il prossimo 16 luglio, durante la quale, tra l’altro, prenderà corpo anche il direttivo del Partito democratico (ne faranno parte quaranta componenti) e illustrato il nuovo Statuto della Federazione, rivisitato in più parti. Si tratta degli ultimi due passaggi, pronti a decretare ufficialmente l’avvio del nuovo corso caldeggiato da Pecoraro, reduce dall’investitura avvenuta di recente al cospetto dei sessanta delegati e della classe dirigente democrat, oltre che alla presenza dell’ormai ex commissario del partito, Francesco Boccia.
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