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Provincia di Cosenza, il nodo commissioni non si riesce ancora a sciogliere

Manca l’elenco del centrosinistra mentre la maggioranza ha già pronti i nominativi. Problema capogruppo nella lista del Partito democratico. Sfida a quattro tra Zagarese, Cennamo, Nociti e De Donato

Prima le amministrative nei Comuni, poi la scelta dei referenti di circolo, quindi l’investitura del segretario provinciale. Tutti impegni che hanno frenato il Pd nelle operazioni di nomina in piazza 15 Marzo, superati i quali la strada, ora, dovrebbe essere in salita.
Il sentore dell’assegnazione degli incarichi, però, si avverte pochissimo nella coalizione di centrosinistra, che sarà pure all’opposizione dopo la vittoria di Rosaria Succurro, ma determinati passaggi andrebbero ottemperati, anche perché dall’insediamento del sindaco di San Giovanni in Fiore, di acqua ne è passata sotto i ponti (circa quattro mesi) e la composizione delle commissioni tarda ad arrivare.
Organismi strategici per l’Ente, chiamati ad offrire pareri, seppure non vincolanti, sulle varie questioni che l’ex palazzo del Governo affronta di volta in volta. Sette in tutto, compreso l’istituto Controllo e Garanzia affidato alla minoranza. Stabilita già la divisione numerica, secondo la quale cinque postazioni toccano alla maggioranza (centrodestra) e tre al fronte opposto (centrosinistra). Ma mentre quest’ultimo, appunto, tergiversa ancora rispetto all’elenco da consegnare nelle mani della Succurro, la squadra scesa in campo a sostegno dell’ex assessore di Palazzo dei Bruzi ha pronto da tempo l’organigramma, corredato dei nomi destinati a ricoprire il ruolo di presidente delle commissioni.

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