Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Potenziare il Polo Sanitario di Castrolibero attraverso le Case della Comunità

Pasquale Villella

"Le Case della Comunità sono le nuove strutture socio-sanitarie che entreranno a far parte del Servizio Sanitario Nazionale da qui al 2026, com’è già previsto dal PNRR del 2021 e dal DM 77 del 23 maggio 2022. Si tratta di un progetto ambizioso del Ministero della Salute, il quale si pone l'obiettivo di potenziare e sviluppare l'assistenza sanitaria territoriale ridisegnando nuovi modelli organizzativi attraverso le funzioni e il coordinamento sia di strutture già esistenti sul territorio che di nuova gestione. Un tema strettamente interconnesso con l’opportunità di migliorare l’offerta sanitaria di Castrolibero e delle Serre Cosentine". Lo ha affermato, in una nota, Pasquale Villella (Italia del Meridione).

"È nota, infatti, la presenza sul nostro territorio di un Polo Sanitario il quale, voluto fortemente dall’amministrazione Greco, è stato nel tempo ridimensionato nell’offerta dei servizi necessari alla comunità - ha ricordato Villella - e rispetto ai quali il Sindaco Giovanni Greco ha già sollecitato un confronto costruttivo e collaborativo con le autorità competenti per ovviare ai disservizi e per rimuovere anche le contraddizioni che a riguardo ci giungono dai cittadini. Infatti, sono in tanti che vanno a visitare il sito internet dell’ASP, nel quale sono riportati servizi in realtà non più attivi. La carenza di questi servizi fa registrare sul nostro territorio l’assenza di importanti figure specializzate come quella del fisiatra e del cardiologo. Disservizi che comportano, nella migliore delle ipotesi, disagi all’utenza perché costretta a migrare altrove, in provincia o fuori regione, per usufruire di visite specialistiche, con tutto ciò che ne consegue per i meno abbienti che non hanno la possibilità di spostarsi o di farsi visitare in centri privati".

La sollecitazione di Villella "si estrinseca nella piena consapevolezza dello stato di criticità atavica che vive il comparto sanitario calabrese dai primi anni 2000 e con un Piano di Rientro rispetto al quale tutt’oggi non è stata data soluzione. Mi preme tuttavia sollecitare il Commissario Regionale alla Sanità, il Presidente Occhiuto, ed il Commissario dell’ASP di Cosenza, il dottor Graziano, sul tema della riorganizzazione della rete assistenziale sanitaria in quanto siamo di fronte ad un’occasione dalla portata storica in quanto ora è possibile attivare le risorse del PNRR. Questo consente di rivedere l’attuale disegno finora immaginato per le Case della Comunità, spesso dislocate in zone poco popolose e di difficile accessibilità, per dare risposta concreta ad un bacino di utenza, come quello di Castrolibero, Marano Principato e Marchesato ma anche delle intere Serre Cosentine, di oltre ventimila persone.

"Castrolibero - he evidenziato Villella - è il terzo Comune dell’area urbana cosentina, comprensorio la cui popolazione può già usufruire dei servizi sanitari del Polo, ma essendo il nostro Comune la porta d’accesso per le Serre consentirebbe ad una vasta fetta di popolazione, attraverso la nascita di una Casa della Comunità agevolata dalla possibilità di utilizzare la struttura dell’attuale Polo Sanitario, di usufruire del pronto intervento, di un’area riabilitazione, della medicina generale, di un centro unico prenotazione e di tutte le visite specialistiche che favorirebbero una maggiore facilità d’accesso alle prestazioni specialistiche e alle cure delle patologie croniche, soprattutto per la popolazione anziana. Tale ipotesi, non mira alla penalizzazione dei piccoli centri, rispetto ai quali urge il potenziamento della medicina di base e dei centri di primo intervento, bensì è finalizzata alla riorganizzazione sostenibile di un grande agglomerato urbano, tra l’altro composto dagli stessi, sito alle porte della città brutia. Territori, questi, già penalizzati nel recente passato dalle mancate promesse della politica regionale. Le esperienze di governance locale insegnano che dalla cooperazione tra Istituzioni e corpi intermedi passa il riscatto dei territori, dunque è necessario un confronto permanente e di merito tra i soggetti preposti per individuare e attuare, attraverso un crono-programma, le soluzioni alla complessità dei problemi. È una sfida che possiamo vincere insieme, per il bene comune".

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia