Carlo Guccione, già consigliere comunale e regionale, responsabile per il Sud della sanità per il Pd, analizza i risultati elettorali e parla della giunta di sinistra che guida il capoluogo. «Il risultato elettorale che si è registrato in provincia di Cosenza e nella regione è una pesante sconfitta. Una sconfitta che rischia in alcune aree di acclarare la irrilevanza politica e elettorale del partito. Nel Cosentino il risultato più deludente riguarda lo ionio e le aree urbane maggiori».
Di fronte al non incoraggiante quadro Guccione, aggiunge impietosamente: «Il Pd il 16 di ottobre ha compiuto 15 anni. In tre lustri non ha mai vinto, ha cambiato dieci segretari nazionali ed ha subito tre scissioni, non mi pare un bilancio esaltante». L’esponente democrat propone, tuttavia, dei rimedi: «C’è bisogno non di un congresso nazionale per leggere l’undicesimo segretario per poi farlo fuori nel giro di un anno e mezzo, ma di un congresso costituente. E per essere realmente tale chi vi aderisce a questa fase dovrà avere riconosciuti gli stessi diritti degli iscritti al Pd».
Ma cosa s’intende per “costituente”? «Un confronto che consenta di dare a partito una identità che non ha mai avuto, La fusione a freddo tra Margherita e Ds non ha prodotto una seconda entusiasmante stagione dell’Ulivo. C’è bisogno di assumere posizioni radicali, senza ambiguità, su questioni importanti, come la lotta alle diseguaglianze, la battaglia per distribuzione della ricchezza e quella per i diritti civili. Necessaria dovrà essere la posizione da assumere sulla autonomia differenziata per garantire, una sanità uguale per tutti e una istruzione non regionalizzata».
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