
Le anticipazioni dei giorni scorsi trovano piena conferma: ieri nove consiglieri comunali di opposizione hanno ufficialmente protocollato una mozione di sfiducia nei confronti dell'amministrazione e quindi del sindaco Manna. Rigorosamente in ordine alfabetico e senza alcuna primogenitura, Beltrano Franco, Bonanno Luciano, Cuzzocrea Andrea, De Rose, Massimiliano, Monaco Enrico, Morrone Michele, Principe Sandro, Pulicani Annarita e Talarico Domenico hanno scritto al presidente del Consiglio Gaetano Morrone.
I sottoscritti consiglieri richiamano l’art. 52 del Tuel, «conformemente alle indicazioni dettate dell’art. 42 dello Statuto comunale. Premesso che recenti e reiterate inchieste giudiziarie a iniziativa di tre distinte Procure, di cui due finalizzate a perseguire presunti reati in gran parte connessi all’attività politico-amministrativa, hanno interessato il Sindaco, alcuni esponenti della giunta, nonchè dirigenti e funzionari amministrativi; che il Prefetto della Provincia di Cosenza ha nominato apposita commissione d’accesso antimafia, al fine di accertare il condizionamento delle organizzazioni criminali sull’ente locale; che i provvedimenti di cui sopra hanno avuto e continuano ad avere vasta eco sulla stampa locale e nazionale e che la città di Rende, sede dell’Università della Calabria, è conosciuta e apprezzata in tutto il Mezzogiorno per le sue molteplici e moderne funzioni», si legge nella nota dei nove.
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