Il giorno dopo le dimissioni di dieci consiglieri comunali, il fermento politico cittadino è più vivo che mai. In attesa di martedì 20, giorno del consiglio comunale, si inseguono numeri e posizioni. Intanto l'assessore Domenico Ziccarelli scende in campo per difendere la maggioranza e chi, come lui, non ha intenzione di compiere passi indietro.
«Le dimissioni volontarie di un rappresentante del popolo democraticamente eletto sono una cosa seria. In molti casi un atto coraggioso e di grande impatto politico. Almeno quando vengono date. Annunciarle, più volte, per mesi, le svuota di ogni significato e, come accade per ogni promessa o minaccia reiterata e mai mantenuta, trasforma tale atto di rottura in una commedia che non fa più ridere gli spettatori», scrive.
Non è la prima volta, per lui, che la città di Rende si trova sotto i riflettori della giustizia: «Già nel 2011 indagini simili e provvedimenti di custodia cautelare hanno condotto alle dimissioni dell’allora Sindaco Vittorio Cavalcanti, per poi giungere a dimostrare che non c’erano illeciti o reati da imputare alle classe politica di allora. Si potrebbe riflettere su tanta singolare attenzione verso la città calabrese, che per altro si riconferma in queste due legislature sotto l’amministrazione Manna in controtendenza rispetto al panorama della realtà del Mezzogiorno», spiega Ziccarelli.
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