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Cosenza, Mario Occhiuto sdogana la città unica: “Esiste già un’area conurbata”

Per l’ex sindaco del capoluogo bruzio e attuale senatore di Forza Italia la città unica ha un suo aspetto fisico. Questione tornata d’attualità dopo la proposta di legge depositata a livello regionale. Anna Laura Orrico (M5S): le fusioni a freddo richiedono la partecipazione dei cittadini

Mario Occhiuto (Forza Italia)

Non ci fosse stato il Campagnano, andare da Cosenza a Rende e viceversa avrebbe comportato semplicemente percorrere una o più strade senza attraversare ponti o cavalcavia. E oggi che di questi labili confini si è tornato a parlare, quel fiume rappresenta quasi un ostacolo, politico verrebbe da dire, lungo la direttrice che separa le due città. Un torrente che lambisce anche Castrolibero, comunità inserita parimenti nel progetto del comune unico, con Montalto da una parte e Mendicino dall’altra le quali, legittimamente, reclamano maggiori attenzioni in quanto realtà amministrative più prossime al capoluogo bruzio e a Rende.
Fuor di metafora, parte proprio da questo assunto Mario Occhiuto, secondo cui l’area urbana, fisicamente, già esiste. L’attuale senatore di Forza Italia lo andava ripetendo anche quando ricopriva l’incarico di sindaco a Cosenza, tra i primi a stimolare un dibattito che affonda le radici negli anni, riemerso in seguito alla proposta di legge depositata nei giorni scorsi dai consiglieri regionali del centrodestra, sulla scia dell’impostazione data dall’allora capogruppo delle Lega alla Cittadella, Simona Loizzo, nel frattempo eletta alla Camera dei deputati.
«Bisogna uscire dagli steccati campanilistici e abbandonare l’idea di coltivare il proprio orticello», rincara Occhiuto. «Vengono prima gli interessi della comunità. La città unica esiste ed è già conurbata – ribadisce l’esponente forzista – con un polo industriale sviluppato, una università tra le più importanti d'Italia e un centro storico, quello di Cosenza, bellissimo che va solo rigenerato». Da qualche settimana, dunque, è ripresa la discussione intorno a una prospettiva che affascina, rimasta, però, un sogno finora irrealizzato. Adesso proveranno ad accelerare la pratica i Consigli comunali di Cosenza e Rende, pronti a convocare una seduta congiunta dell’assise municipale.
C’è chi, ad ogni modo, come la parlamentare dei Cinque Stelle, Anna Laura Orrico, auspica nel coinvolgimento dei cittadini. E spiega: «Le fusioni a freddo di centri importanti richiedono, a mio avviso, una maggiore partecipazione dei cittadini. Ad ora non ho visto un dibattito partecipato che abbia saputo coinvolgerli. Piuttosto, un dialogo fra addetti ai lavori ed amministratori. Né si può pensare di creare una città unica dell’area urbana di Cosenza portata avanti a colpi di maggioranze, qualunque esse siano».

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