È il periodo delle interlocuzioni. La fase in cui entrano in gioco gli amministratori locali e le associazioni. Sullo sfondo il progetto della città unica tra Cosenza, Rende e Castrolibero, rispetto al quale insiste una proposta di legge regionale che vorrebbe la nascita del nuovo comune entro il primo febbraio del 2025.
L’iter procedurale ha incontrato non poche resistenze, quando, intanto, le rispettive assemblee municipali delle comunità interessate hanno provveduto ad affrontare il tema congiuntamente, ritenendo controproducenti le fusioni a freddo. E il dibattito ha, inevitabilmente, preso piede, mentre, nel frattempo, è intercorso anche lo scioglimento del Comune di Rende. Proprio a tal proposito l’attuale esponente di Alleanza ecologica per l’Italia, Diego Tommasi, in base al sopraggiungere di questi avvenimenti, ha chiesto al governatore calabrese, Roberto Occhiuto, e al presidente del civico consesso della Cittadella, Filippo Mancuso, di bloccare il procedimento, domandandosi, al contempo, «come mai Montalto Uffugo sia rimasto fuori da tale processo». Insomma, non mancano gli interventi rispetto a una iniziativa destinata, se attuata, a cambiare radicalmente l’assetto urbano di un territorio che supererebbe abbondantemente le 100mila unità in quanto a popolazione, trasformandosi in area metropolitana, con tutti i vantaggi che ne deriverebbero. Ebbene, il prossimo 6 luglio tornerà a riunirsi la Commissione Affari istituzionali della Regione, presieduta dal consigliere Luciana De Francesco.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia