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Cosenza, primo mattone al progetto di città unica

Costituito un comitato civico a sostegno della proposta di legge regionale. Il sodalizio conta già numerose adesioni

Il dibattito intorno alla città unica si arricchisce di un elemento di novità: è nato, infatti, il primo comitato a sostegno della proposta di legge regionale sulla fusione dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero. Denominato Nuova Cosenza, è stato costituito proprio in questi giorni e ha già raccolto molte adesioni, oltre che a dotarsi di un organismo.
Ne fanno parte Bruno Puppio, in qualità di presidente, Francesco Andrieri, nelle vesti di vicepresidente, Armando Parise, medico chirurgo, Annalisa Apicella, già consigliere comunale di Cosenza, Michele Arnoni, avvocato, Roberto Bonofiglio, imprenditore, Francesco Gallo, ingegnere, Angela Pina Gatto, vicepresidente nazionale dei convegni di cultura dell’associazione Maria Cristina di Savoia, Marco Giordano, perito commerciale, Serena Longobucco, imprenditrice, Benito Scola, commerciante, Luca Trimboli, già consigliere comunale di Cosenza, Gianfranco Zinna, già assessore e consigliere comunale di Castrolibero, nonché già Vice Presidente dell’Unione dei Comuni Pandosia. Il comitato, in pratica, esalta le ricadute positive derivanti dall’idea di città unica e mette a disposizione – si legge in una nota – le esperienze professionali e le competenze «per la realizzazione di questo ambizioso progetto». L’argomento, insomma, stuzzica, diventato appassionante da quando l’allora capogruppo della Lega al consiglio regionale, Simona Loizzo, attualmente deputato del Caroccio, ne ha accelerato il processo, coinvolgendo la parte politica e la società civile. A portarlo avanti ci ha pensato, successivamente, la componente di centrodestra alla Cittadella, che auspica nella formulazione della municipalità unica territoriale a partire dal 1. febbraio 2025. Un traguardo contestato da più parti, specie per quanto concerne la modalità, ritenendo l’iter avviato in modo tempestivo e senza l’ausilio delle realtà interessate. Tutto questo mentre, proprio oggi alla Regione, iniziano le audizioni chiamate ad apportare suggerimenti e integrazioni all’iniziativa legislativa.

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