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Il nuovo ospedale di Cosenza è finito in un vicolo cieco

Il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Mazzuca, ritiene responsabile il governatore

Il nuovo ospedale rimane stampato su una mappa senza coordinate, stretto in una camicia di forza che da anni vede fronteggiarsi culture e ideologie politiche diverse. Un’opera che è ripetutamente entrata e uscita dalle stanze dei burocrati, e che ha visto la luce dentro montagne di carte, di schizzi, di relazioni. Quell’idea, però, a un certo punto, era diventato un progetto all’interno di uno studio di fattibilità che aveva inquadrato l’area di Vaglio Lise come la più conveniente.
Un percorso che ha inutilmente provato a svincolarsi da un’eredità che pesa come un macigno sullo sviluppo della Calabria. E dopo aver creduto di essere vicini al traguardo, la strada è tornata a salire e la scelta di Palazzo dei Bruzi ha dovuto affrontare un nuovo imprevedibile strappo generato dalla resistenza della Regione. A sorpresa, un decreto dirigenziale della Cittadella ha stravolto gli equilibri lungo l’asse Cosenza-Catanzaro. Un atto di forza che, in sostanza, ha sconfessato la scelta dell’unico sito, già approvato dal Consiglio comunale, allargando la possibilità di edificare il nuovo hub dell’Annunziata in altri luoghi diversi dall’area dello scalo ferroviario. Le alternative indicate sarebbero l’Unical e una terza ubicazione non ancora individuata (Muoio Piccolo?).
In attesa dell’inizio ufficiale della battaglia davanti al Tar (il ricorso verrà discusso il 25 ottobre dall’ex ministro Angelo Piazza), è il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Mazzuca, a sospettare che quello della Regione possa essere un colpo di spugna per mettere definitivamente una pietra tombale sul progetto del nuovo hub dell’“Annunziata”. «Che si prospetta come l’ennesima, beffarda “incompiuta”. Il governatore Roberto Occhiuto sta facendo di tutto, non tralasciando nessun particolare, affinchè l’opera si trasformi in un colossale aborto».
La nuova “Annunziata” in un vicolo cieco? Mazzuca ne è convinto e mette insieme matrice, percorso e deviazione di un’opera che potrebbe non essere più realizzata. «Nel mese di febbraio di quest’anno, l’Azienda ospedaliera, con apposita convenzione, ha delegato al presidente della giunta regionale tutti gli adempimenti connessi alla realizzazione del nuovo ospedale. Immediatamente dopo, l’Inail, che si “è fatta carico dell’integrale finanziamento dell’opera, ha stilato – come era giusto che fosse – un cronoprogramma, il cui primo step era previsto per il prossimo 30 settembre e prevedeva l’avvio della procedura per l’aggiudicazione della progettazione».

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