S’incammina verso le battute finali la proposta di legge regionale sulla città unica. Al netto di un dibattito abbastanza acceso che vede soprattutto Rende salita sulle barricate, dove il fronte del “no” ha in animo di preparare un referendum alternativo.
L’ultima audizione alla Cittadella è fissata per il 6 novembre, quando ad esprimere pareri e opinioni saranno i tre commissari prefettizi d’oltre Campagnano, il presidente della Provincia, Rosaria Succurro, anche in qualità di guida dell’Anci calabrese e il sindaco del capoluogo bruzio, Franz Caruso, che aveva chiesto di essere ascoltato a termine del tavolo di confronto allestito dalla Prima Commissione regionale Affari istituzionali, presieduta dal consigliere, Luciana De Francesco. Caruso ha sempre espresso dubbi sul metodo che ha condotto alla formulazione dell’iter, non tanto sull’idea in sé stessa. Secondo l’inquilino del Municipio bruzio sarebbe stato opportuno addivenire prima all’unificazione dei servizi e a un maggiore coinvolgimento dei territori interessati, e poi entrare nel vivo della questione.
Concetti che, probabilmente, il sindaco ribadirà in un apposita conferenza stampa che anticiperà l’audizione alla Regione. Durante questi mesi alla Cittadella hanno fatto capolino associazioni, movimenti politici, amministratori locali e delegazioni studentesche, ascoltati dai componenti dell’organismo capeggiato dalla De Francesco e composto dai colleghi Pierluigi Caputo, Pietro Molinaro e Giuseppe Mattiani, per avere un quadro complessivo sull’eventuale progetto di fusione tra i comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero.
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