Il ritiro a poche ore dal voto. Saranno anche mutate le condizioni, come recita uno scarno comunicato di Palazzo dei Bruzi, sta di fatto che Raffaele Fuorivia (candidato nella lista Provincia Democratica) non tenterà più la scalata in piazza 15 Marzo. Decisione maturata ieri, due giorni prima dell’apertura delle urne per il rinnovo del Consiglio provinciale, in programma domani, appunto, e pronte a decretare la nuova conformazione dell’assemblea. Fuorivia (esponente del Psi, il partito del sindaco Caruso) capogruppo del Garofano tra gli scranni dell’assise municipale, era uno dei cinque aspiranti a un seggio nell’ex Palazzo del Governo, afferente alla maggioranza di centrosinistra.
La rinuncia alla corsa pare sia stata assunta di concerto con il gruppo consiliare, in modo da focalizzare meglio l’obiettivo e portare almeno due rappresentanti di area nel civico consesso della Provincia. Già, perché ne restano altri tre in ballo, e cioè l’uscente Mimmo Frammartino, Gianfranco Tinto in quota Pd e Giuseppe Ciacco, pure lui gravitante nell’orbita dei democrat ma di fatto appartenente alla squadra del primo cittadino, in una cui lista confluì all’epoca delle amministrative, alla medesima maniera di Frammartino, poi transitato nel gruppo misto. Nelle file dell’esecutivo locale figura anche Caterina Savastano, tesserata di Azione, il movimento politico fondato dall’ex ministro, Carlo Calenda, deciso, sembra, a sostenere il centrodestra pur mantenendo una posizione di autonomia.
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