Lotta all’ultimo consenso: ieri si è votato per il rinnovo del Consiglio provinciale, con le urne rimaste aperte fino alle 22. Dallo spoglio, andato avanti fino a tarda notte, il centrodestra pare abbia bissato la sostanziale parità dei seggi emersa la volta scorsa, seppure la guida dell’Ente venne conquistata da Forza Italia tramite l’elezione del sindaco di San Giovanni in Fiore, l’azzurra Rosaria Succurro, in predicato di restare in carica per altri due anni, a differenza dell’assise, che cambia pelle ogni biennio.
Molte le novità, a iniziare dagli scranni da assegnare ai rappresentanti territoriali, non più sedici ma dodici. E questo in virtù del calo demografico subito dalla popolazione, scesa sotto le 700mila unità. Oggi si avrà il quadro completo del puzzle che andrà ad assemblarsi nel civico consesso e in tanti ieri sera prospettavano un testa a testa tra Pd e Forza Italia in quanto a scranni ottenuti, ipotizzando una forbice da tre a cinque, mentre una poltrona ciascuno avrebbero incassato le altre liste in lizza per un posto nell’assemblea di piazza 15 Marzo, tutte afferenti al centrodestra, pure quella allestita da Azione, oltre, ovviamente, a Ad Maiora, formata da candidati di Fratelli d’Italia e Lega, e Italia del Meridione.
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