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Anci Calabria, l'annuncio della presidente Succurro: nuovo strumento per arginare le intimidazioni agli amministratori

Rosaria Succurro

Decine di attentati e intimidazioni. Gli amministratori calabresi vivono il loro ruolo istituzionale tra mille difficoltà legate alle congiunture economiche, alla riduzione del personale negli enti pubblici territoriali cui si aggiungono gli incendi, le bombe e le aggressioni. Sindaci e assessori dei comuni - come dimostrano i fatti accaduti nei giorni scorsi a Cittanova e Bisignano - scontano il fatto d'essere gli avamposti dello Stato nelle aree di loro competenza. E' per questo che la presidente dell’Anci Calabria, Rosaria Succurro, primo cittadino di San Giovanni in Fiore e pure lei destinataria nel recente passato di minacce, annuncia l'adozione di un nuovo strumento che potrebbe rivelarsi certamente utile per arginare il fenomeno o, comunque, contenerlo: «Come Anci Calabria stiamo per istituire» spiega «la Cpt, che sta per “Centrale di prevenzione e tutela”, cioè uno strumento che consenta ai sindaci e agli altri amministratori locali di segnalare agilmente contesti e situazioni di pericolo o casi di violenza consumata. L’Anci Calabria vuole creare uno scudo protettivo nei confronti degli amministratori locali, per avvicinarli ai responsabili della pubblica sicurezza e per avviare iniziative concrete di prevenzione e tutela, anche studiando e proponendo nuove norme di legge che permettano interventi più rapidi ed efficaci della magistratura e delle forze dell’ordine. Vogliamo sostenere i sindaci della Calabria» conclude la presidente Succurro «e le relative amministrazioni comunali, punti di riferimento dei cittadini e delle comunità locali in una regione che subisce continue pressioni criminali e illegali, contro cui le istituzioni pubbliche e la società civile combattono con ammirevole coraggio. Nessuno deve essere lasciato da solo».

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