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Città unica a Cosenza tra raccolta firme e nuovo vertice alla Regione

Sono partiti ieri i banchetti per dire “no” al progetto. E Minutolo propone il nome da dare al Comune

Si arricchisce di ulteriori elementi il progetto di fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero, al netto dei dibattiti tutt’ora in corso nei rispettivi territori, tra contrari e favorevoli all’idea della sintesi amministrativa. Le novità delle ultime ore si riferiscono all’avvio di una raccolta firme da parte più associazioni intenzionate a bocciare il metodo adottato rispetto alla nascita della città unica, alla convocazione di una seduta della Commissione regionale Affari istituzionali per lunedì prossimo e, infine, all’appello lanciato da singoli esponenti di vari sodalizi culturali sull’eventuale nome da attribuire al nascituro Comune.

È di ieri, infatti, l’apertura di un primo banchetto in piazza a Cosenza allestito dal Comitato per la città policentrica formato da Civica amica, Cosenza che vive, Kaep, La Giostra, Moci, Prima che tutto crolli-Dossetti, Progetto Meridiano, Tommaso Cornelio, il cui fine è quello di portare a compimento una sottoscrizione per dire “No” alla proposta di legge regionale sulla fusione, rispetto al quale il medesimo Comitato lancia una sua di iniziativa basata sull’Unione dei Comuni, «secondo la plurisecolare tradizione dell’area urbana cosentina. È questo – affermano ancora – la visione policentrica dei territori, che l’Accordo di partenariato tra Italia e Unione europea individua come aree di cintura, per l’impiego delle risorse nella strategia di uno sviluppo sostenibile».

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