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Autonomia differenziata, a Paola associazioni e movimenti fanno quadrato

Un appello chiaro e condiviso da associazioni, movimenti politici e liberi cittadini e cittadine, che ieri hanno preso parte all'assemblea organizzata nella sede dell'associazione CoLPo contro l'autonomia differenziata.
Linconreo si è tenuto tra il Comitato di Liberazione Popolare "Mario Bruno" (Colpo), il movimento ecclesiale di impegno culturale (MEIC - Paola), Rete dei Beni Comuni I Ragazzi di Scarcelli -Fuscaldo, Anpi sezione di Paola "Natale Uva e Santo Cozzi".
Numerosi gli interventi che hanno evidenziato criticità e pericolosità del disegno di legge sull'autonomia differenziata.
Il ddl, già passato al vaglio del Senato e in attesa di essere approvato alla Camera in tempi brevissimi, prevede l'attribuzione alle Regioni di autonomia legislativa, rendendo possibile ad esse trattenere il gettito fiscale, che non sarebbe più distribuito su base nazionale a seconda delle necessità collettive.
L'autonomia legislativa riguarderà materie di fondamentale importanza, come salute, istruzione, trasporti, servizi sociali, che nelle Regioni del Sud risultano già carenti ed estremamente fragili.
È un processo, già iniziato con la riforma del titolo V, che continua silenzioso e ininterrottamente dal 2001.
Quello sull’autonomia differenziata è un disegno di legge che a noi appare non corrispondente ai principi della nostra Costituzione.
Esso, infatti, a fronte di un divario già notevole nel livello dei servizi tra regioni del Nord e regioni del Sud, rompe definitivamente il principio di uguaglianza sostanziale. "È per questo - si spiega - che è un dovere civile contestare un provvedimento che genererà profonde disparità a livello inter-regionale, spaccando in due il Paese.
Il ddl ha trovato sostegno anche da parte della Presidenza della Regione Calabria che ha dato come garanzia per la nostra Regione l'attuazione dei Lep, "livelli essenziali di prestazione".
Questa garanzia appare a noi inadeguata essendo l'entità di questi finanziamenti non stabilita per legge in base alle reali esigenze, ma decisa dal Governo in base alla spesa storica delle Regioni, assicurando, quindi, finanziamenti alle regioni del Nord, in quanto hanno più risorse e una spesa storica più alta, e meno a quelle del Sud, dove ci sono meno risorse e quindi una spesa storica più bassa.
In questo modo, si accentuerebbero ancora di più le disuguaglianze tra i due poli del paese, impoverendo ancora di più terre dilaniate da disoccupazione, sfruttamento, speculazione e emigrazione.
Anche a livello locale, l'amministrazione comunale di Paola non ci sembra abbia sollevato voci ufficiali a difesa di quelli che a noi appaiono importanti principi della Costituzione".
Pertanto viene evidenziato come "nel silenzio assoluto si consuma quello che pare essere l'atto finale di condanna per la nostra Regione.
L'assemblea ha anticipato la grande manifestazione annunciata per il prossimo sabato 23 Marzo a Cosenza, in piazza Loreto.
Da Paola, per dire no all'autonomia differenziata, i presenti lanciano un appello che fa direttamente riferimento a quello già firmato nei giorni scorsi da circa 100 associazioni e movimenti di tutta la provincia ed invita tutti a partecipare alla manifestazione del 23 Marzo. L'autonomia differenziata fa male alla Calabria".

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