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Elezioni a Corigliano Rossano, Mascaro sostiene il centrodestra

L’ex sindaco di Rossano esce allo scoperto e non nasconde simpatie politiche per la coalizione del candidato a sindaco Straface. Il gruppo degli azzurri risponde a muso duro alle accuse dei democrat: il Pd è ormai a brandelli

Le elezioni amministrative di Corigliano Rossano, la terza città della Calabria, si affacciano all’orizzonte politico con aggregazioni di partiti inedite, rispetto al panorama nazionale, o come afferma l’ex sindaco di Rossano, Stefano Mascaro, «anomale». Infatti, oltre al partito di Azione, che ha deciso di appoggiare la coalizione di centrodestra con candidato sindaco Pasqualina Straface, alla stessa aggregazione ha aderito il partito di Italia Viva, rappresentato in città da Nicola Candiano, politico di lungo corso, proveniente dal Partito Popolare e, appunto, da Mascaro, anch’egli proveniente dalla stessa forza politica, che molti davano come candidato in appoggio a Forza Italia, essendo stato tra i sostenitori, in tempi non sospetti, della candidatura di Pasqualina Straface, quale candidata accredita da contrapporre al sindaco Flavio Stasi.
E Mascaro, che abbiamo sentito telefonicamente, ha escluso una sua candidatura nella tornata elettorale amministrativa di giugno. Fa presente che nel frattempo, da esponente di centro, ha assunto un impegno con Matteo Renzi, soprattutto per dare un contributo per le Europee, per cercare di mandare nel Parlamento Europeo le forze migliori. Precisa, perciò, «che non essendo ancora formati gli organi di Partito, la nomina provvisoria di coordinatore è stata assegnata a Nicola Candiano».
In merito all’adesione al centrodestra, l’ultimo sindaco dell’ex comune di Rossano, evidenzia che «in città si sono formati due poli e poichè non esiste un terzo polo di centro, Italia Viva ha aderito a quello più naturale di centrodestra, considerato che nell’altro polo vi sono situazioni ancora non chiare pur facendo presente ci si avvia verso elezioni fuori da ogni schema e con aggregazioni anomale. Una anomalia – ha spiegato – che ha creato Stasi nelle elezioni chiamando al suo interno l’intera formazione politica di Forza Italia con il nome di Co-Ro Domani ed esponenti del Pd, spaccando quelle forze politiche, mentre oggi avviene l’inverso con il centrodestra compatto e la sinistra divisa».

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