Manifesto funebre con nome e simbolo di una lista affisso, presumibilmente nella notte tra sabato e domenica, nel territorio sandonatese. È quella denominata “Liberi di cambiare”, che era stata annunciata come coalizione partecipante alle amministrative di giugno con a capo Vincenzo Vuono, sandonatese ed ex questore di Isernia e Macerata, che nelle ultime ore, però, era stata costretta a fare “dietrofront” anche per la defezione d’alcuni candidati. Ora, a prescindere da denunce di natura penale che potrebbero esserci perché il manifesto reca anche il “logo” della lista reso visibile da più tempo su una pagina social, resta il gesto davvero deprecabile. E se tutto volesse ricondursi solo ad una semplice goliardata o ad una canzonatura di scherno per non essere riusciti a presentare la lista annunciata, il tutto è davvero di cattivo gusto. Proprio il gruppo di persone costituenti l’eventuale lista, che sarebbe stata la terza oltre alle due candidatesi, nella scorsa settimana – tramite una loro nota – aveva paventato la «mancata partecipazione alla tornata elettorale».
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