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Un'ombra “sinistra” sulla Regione, il fattore Stasi aleggia sul voto dei prossimi anni. E lui festeggia... con le tagliatelle di mamma Lidia VIDEO

C'è un'ombra “sinistra” che si allunga sulle prossime Regionali. Sia chiaro, il voto è talmente lontano (2026 inoltrato, alla luce dell'elezione di Occhiuto nell'ottobre del 2021) che parlare oggi di competizione è prematuro. Ma si sa, soprattutto chi “rincorre” (in questo caso il centrosinistra) ha necessità di muoversi per tempo. E allora sottovalutare il fenomeno Flavio Stasi potrebbe essere un assist alla concorrenza. La prima prova di forza, seppur indiretta, con i vertici del centrodestra (è sceso in campo il presidente della Regione in persona per perorare la causa di Pasqualina Straface) è stata vinta e lo stesso neo sindaco bis di Corigliano Rossano si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. «È lui, non di certo io, ad avere tradito il suo ruolo istituzionale per fare il segretario di partito», ha affermato Stasi riferendosi a Occhiuto. Poi si è tuffato - letteralmente - in mezzo al suo popolo. Tanta, tantissima gente comune, famiglie, amici, sostenitori, assessori e consiglieri uscenti. Pochi volti di “partito”. Ha glissato, anzi respinto con forza l'argomento delle prossime Regionali e non solo perché l'orizzonte è talmente ampio (due anni e mezzo) da scoraggiare ogni ipotesi: alla base c'è la volontà di non tradire l'elettorato saltando giù dalla barca prima che arrivi al porto del decimo anno da sindaco della tanto vituperata città unica. E il centrosinistra? È cauto. Molto cauto. Sia Iacucci (presente proprio a Corigliano Rossano e molto critico nei confronti del Pd) che altri esponenti non si sono sbilanciati, richiamando alla necessità di ritrovarsi come coalizione prima di lanciare la volata elettorale 2026 proponendo dei nomi. Ma Stasi è un fattore, senza ombra di dubbio. E sottovalutarlo, sia per chi si trova su una sponda che sull'altra, potrebbe essere un rischio. Lui, intanto ricomincia da cinque. Come gli anni già trascorsi da primo inquilino di Palazzo Bianchi. E ricomincia da casa sua, perché mamma Lidia Gradilone gli ha preparato le tagliatelle paglia e fieno con panna e prosciutto. Il suo piatto di pasta preferito. Con tanto di scarpetta finale per dare più sapore alla vittoria.

 

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