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Cosenza, il pasticcio di corso Vittorio Emanuele

Antonella Rino finisce nel tritacarne: la Prociv passa ad altro settore, a lei resta il benessere dei cittadini e quello dei... randagi

Corso Vittorio Emanuele è diventato da giorni un grumo sofferto di rancori, un incrocio pericoloso in mezzo a denunce e smentite. Un pasticcio amministrativo con ordinanze revocate e, poi, ripristinate. Una trama politica, uno dei tanti passaggi obbligati all’interno della dialettica tra maggioranza e opposizione? Stavolta, sembra esserci dell’altro. Dai fianchi del colle Pancrazio emergono gli aloni del tempo, chiazze di vita trascorsa tra mormorii stanchi delle sue ossa che rendono quei costoni sempre più fragili di una indistruttibile fragilità. Reperti e profili di età scaduta che preoccupano l’ormai ex dirigente della Protezione civile. E Antonella Rino ha deciso di annullare l’ordinanza con cui un altro dirigente facente funzioni aveva autorizzato la riapertura del corso Vittorio Emanuele. Un atto amministrativo che le è costato il posto. Martedì la Giunta ha ridisegnato la mappa dei settori all’interno di una macrostruttura che riparte da due grandi dipartimenti (amministrativo e tecnico). Una riorganizzazione che ha “alleggerito” le competenze del Settore 11 (quello della Rino) a cui restano esclusivamente Politiche della Salute, Sport come benessere e cura, Politiche e rapporti con l’Associazionismo di Settore e, in più, avrà anche i Canili. La Protezione civile è stata trasferita in carico al Settore 6 (insieme alla Manutenzione delle reti, a impianti ed edifici, al Parco Auto ai Cimiteri, al Datore di Lavoro e Segnaletica), guidato da Raffaele Notte, uno dei dirigenti chiamati di recente con contratto triennale.

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