Cosenza

Sabato 23 Novembre 2024

Pd di Cosenza, ecco la ricetta della ripartenza. Ma vanno sciolti ancora tanti nodi

Ecco servita la ricetta della ripartenza. Anche se in casa del Pd la parola rinascita non intendono pronunciarla, se non sottovoce, preferendo parlare, piuttosto, di un nuovo slancio per ridare al partito la giusta energia in vista degli impegni futuri. Dall’assemblea del Circolo cittadino andata in scena ieri pomeriggio è emersa proprio tale consapevolezza, al netto di un restyling ritenuto necessario (il coordinatore della Federazione provinciale, Vittorio Pecoraro, per esempio, ha azzerato la segreteria allo scopo di riattivare la macchina organizzativa) ma che sia soprattutto credibile, altrimenti risulterà difficoltoso apportare quei correttivi capaci di smussare gli angoli polemici e sgonfiare le diatribe interne, spesso foriere di sconfitte alle consultazioni elettorali. Già, le urne. La riunione di ieri tenuta nella salone del Santissimo Crocifisso, è servita anche a fare il punto sulla recente chiamata al voto per quanto riguarda le Europee e le amministrative. Convocato dalla giovane referente dell’avamposto bruzio, Rosi Caligiuri, l’incontro ha raccolto numerosi iscritti e simpatizzanti, interessati innanzitutto a capire quali strategie il Pd riterrà opportuno mettere realmente in campo, appunto, per affrontare le sfide che si paleseranno nei prossimi mesi, con l’obiettivo di bissare la percentuale numerica, non certo entusiasmante, ottenuta dai democrat. «Abbiamo comunque registrato un trend in crescita rispetto al 2018 e dato prova di compattezza sul territorio, nonostante le criticità sul tappeto che vanno assolutamente risolte», l’analisi della Caligiuri. Insomma, è scaturito un rinnovato ottimismo dal tavolo di confronto, innescato pure dalle idee e dai progetti sottoposti all’attenzione dei convenuti dalla segreteria del Circolo e rintuzzati dal presidente dell’assemblea, Gabriele Petrone nonché dallo stesso Pecoraro. Spirito collettivo e maggiore attivismo i traguardi da perseguire, supportati da una impalcatura solida riconducibile al campo largo favorevolmente sperimentato dall’esecutivo di Palazzo dei Bruzi targato Franz Caruso, «e che vogliamo fortemente salvaguardare», la chiosa della Caligiuri, entusiasta e raggiante per il ritorno della Festa dell’Unità nel capoluogo bruzio, in programma a metà settembre e spalmata su più giornate. L’ultima kermesse identitaria del Pd risale al 2016, ma in quella occasione si trattò di una reunion regionale trasferita a Cosenza. Questa volta, invece, la città sarà protagonista indiscussa della Festa dell’Unità, e non mancheranno le sorprese in quanto a presenze di spicco anche del panorama nazionale. Tanti gli argomenti in cantiere, qualcuno anticipato ieri durante la manifestazione politica, dall’Autonomia differenziata alla sanità (previsto un focus sul nuovo ospedale cittadino), passando per i diritti civili.  

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