La transazione... “sospetta”. Trentanove milioni di euro liquidati in favore di una società di factoring che aveva rilevato una serie di crediti vantati da più soggetti nei confronti dell’Azienda sanitaria provinciale. Un accordo siglato tra il managment dell’Asp, guidato da Antonello Graziano, e gli amministratori della società che ha rinunciato (da qui l’accordo transattivo) a una parte delle somme cui aveva diritto.
Sulla questione che sta animando il dibattito politico-sanitario di questa torride estate intervengono ora due senatori del Partito democratico, Nicola Irto e Vincenza Rando, con una interrogazione parlamentare ai ministri della Salute e dell’Economia. I parlamentari chiedono «verifiche, approfondimenti e determinazioni nel merito, alla luce delle gravi ricostruzioni dei fatti da parte della stampa, che sollevò pesanti dubbi, anche ricordando un'inchiesta della Guardia di finanza, coordinata dalla Procura di Milano, sul presunto utilizzo di documenti privi di effettiva esigibilità nell'ambito della transazione allora sottoscritta».
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