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Cosenza: "Città unica? Un progetto foriero di grandi vantaggi"

Parla Candida Tucci, presidente regionale di Confapi-Sanità. La dirigente della Confederazione ritiene che la invocata fusione offrirà enormi opportunità in tutti i settori d’interesse pubblico

La Città unica entusiasma la Confapi. La fusione tra i comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero potrebbero apportare - a parere della Confederazione - indubbi vantaggi all’intera area urbana.
Ne parliamo con Candida Tucci, presidente del comparto sanità. Un comparto che potrtebbe “guadagnarci” dalla n ascita della “grande Cosenza”.

Presidente Tucci cosa pensa della risoluzione approvata dal consiglio regionale sulla Città unica?

«Come rappresentante di categoria, sono il presidente regionale della filiera Salute Università e Ricerca di Confapi Calabria e come imprenditore attivo sul territorio, esprimo il mio parere favorevole riguardo alla fusione dei tre comuni. Questo è quanto già ho sostenuto il 14 luglio scorso in Commissione consiliare Affari Istituzionali allorquando, avviate le audizioni sulla proposta di legge, la Confapi è stata la prima parte sociale udita. La mia posizione non è cambiata da allora anzi si è rafforzata nel confronto e con altre parti sociali. Questa fusione, avviata con la legge 177/2023, rappresenta un passo significativo verso la realizzazione di una sinergia che può avere un impatto positivo sulle piccole e medie imprese della nostra area».

Sono tutti d’accordo nella sua organizzazione?

«Dopo aver ascoltato le opinioni dei nostri associati e dei rappresentanti delle altre filiere produttive di Confapi, è emerso un consenso notevole ed un entusiasmo tangibile soprattutto da parte di alcuni settori. La fusione non si limita a una mera riorganizzazione amministrativa ma costituisce un'opportunità strategica per favorire uno sviluppo economico significativo e per dar vita a un'area urbana più coesa e dinamica».

Mi faccia un esempio...

«Basti pensare al settore dell’assistenza, segmento nel quale opero come imprenditore da diversi decenni. Attualmente Cosenza e Rende sono divisi in due Ambiti territoriale quindi due Piani di Zona differenti per territori contigui. La fusione dei comuni citati consentirebbe, invece, con l’unione degli ambiti sociali occasione di migliorare il coordinamento dei servizi sociali e delle politiche attive per l’intera area urbana di Cosenza Rende e Castrolibero e dei 19 comuni ricadenti nei due (attualmente) ambiti sociali di riferimento. Consentirebbe una risposta più efficace e tempestiva alle esigenze dei cittadini scongiurando la duplicazione di servizi e di interventi con un indiscutibile vantaggio anche per le tasche dei comuni».

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