La “questione Cetraro” – dopo quanto avvenuto mercoledì e giovedì in Consiglio comunale – è ormai passata al ministero degli Interni e alla Prefettura. Ai quali, ieri, è stato comunicato, da parte del segretario comunale, Dario Policicchio, il mancato svolgimento dell’assise per assenza del numero legale e, di conseguenza, la mancata approvazione, nei termini di legge, dell’ipotesi di bilancio riequilibrato. A questo punto, gli scenari possibili sono due: quello – ormai quasi sicuro – dello scioglimento diretto e immediato del Consiglio, per grave inadempienza; oppure, così come accade anche nel caso di mancata approvazione del bilancio ordinario nei tempi previsti, l’assegnazione da parte del ministero di un termine (di norma non superiore a venti giorni) entro cui poter procedere ancora all’approvazione. Quest’ultimo da escludere quasi con certezza, considerata la situazione venutasi ormai a creare tra le varie forze politiche cetraresi, in particolare in questi ultimi giorni. Ma, soprattutto, uno scenario escluso dal sindaco Ermanno Cennamo, nonché dall’ex maggioranza, soprattutto dopo quanto accaduto giovedì in aula.
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