Le condizioni tecniche e formali ora ci sono tutte. Rende sulla carta può tornare al voto il 17 e 18 novembre con turno di ballottaggio il primo dicembre. Lo decreta la prefettura di Cosenza che però subordina il tutto “qualora non venga deliberata la proroga della gestione commissariale in corso”. E il punto, di fatto, è tutto qui come abbiamo avuto modo già di sottolineare.
Solo e soltanto una richiesta di proroga del commissariamento per mafia (18 mesi già fatti più eventuali 6) può “impedire” il ritorno del voto a Rende a novembre. Altre vie non ce ne sono. Oppure no? La visita ufficiale del ministro Matteo Piantedosi, per partecipare al seminario a Catanzaro "Il futuro di Comuni, Province e città metropolitane", ha fornito qualche indicazione in più rispetto ai giorni scorsi. Meno politica, probabilmente. Ed una decisione verosimilmente più tecnica all'orizzonte. Tutto dipende dalla relazione che la triade commissariale di Rende, composta da Giuffrè, Correale ed Albertini ha depositato venerdì scorso in prefettura, a Cosenza. Nei successivi dieci giorni, con ogni probabilità, i dettagli arriveranno a Roma e da lì poi, in base a ciò che emergerà negli scritti dei commissari, il ministro e, prima ancora gli uffici ministeriali, decideranno ufficialmente cosa fare.
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