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Fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero: i ricorsi al Tar non fiaccano il progetto

Pierluigi Caputo (Forza Azzurri)

Referendum sempre più vicino. La proroga dei commissari prefettizi a Rende sgombra il campo da possibili sovrapposizioni tra la consultazione popolare riguardante la fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero e le elezioni del nuovo consiglio comunale nel municipio colpito da scioglimento per mafia.
Il referendum, il cuii esito condizionerà la nascita della Città unica, fa parte dell’accordo siglato tra il Pd e il centrodestra nel luglio scorso in consiglio regionale. Per capire tempi di celebrazione e tenuta dell’accordo politico abbiamo posto alcune domande a Pierluigi Caputo, consigliere a Palazzo Campanella di Forza Italia e ritenuto uno degli uomini più vicini al presidente Roberto Occhiuto.
Consigliere conferma la fissazione a breve del Referendum nonostante i ricorsi al Tar proposti da ex esponenti politici rendesi e dalla giunta di Cosenza?
«Il referendum era in ogni caso in programma entro la fine dell’anno, finalmente coinvolgeremo le popolazioni interessate. Il rispetto delle tempistiche previste per il referendum, il valore del coinvolgimento diretto dei cittadini nelle decisioni che li riguardano e l’importanza della partecipazione democratica sono fondamentali per rafforzare la fiducia nelle Istituzioni»
I giudici amministrativi tuttavia potrebbero vanificare tutto; che accadrà in questo caso?
«Ripongo forte e piena fiducia nel sistema giudiziario amministrativo in quanto il progetto della Città Unica è in linea con le procedure dettate dalla normativa nazionale e regionale»

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