Il sindaco Ermanno Cennamo ha rassegnato ieri mattina le sue dimissioni. «Mi dimetto, non per debolezza, ma per amore verso la mia comunità», ha spiegato in una nota, a tratti con amarezza - e per dire chiaramente «che non appartengo alle logiche della strumentalizzazione».
Il primo cittadino cetrarese ha, dunque, scelto di lasciare, spiegando ai propri concittadini le ragioni di questa sua estrema decisione, alla luce della sempre più complicata situazione politico-amministrativa e del fallimento anche dell’ultima trattativa, tentata nei giorni scorsi, con il locale circolo di Forza Italia per trovare un nuovo accordo.
A questo punto, si andrà verso lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, profilandosi la gestione commissariale dell’ente, prima della nuova e anticipata consultazione elettorale, che dovrebbe presumibilmente tenersi nella primavera del prossimo anno.
«Mi rivolgo a voi con un peso nel cuore - ha, infatti, chiarito Ermanno Cennamo - le ambizioni personali di pochi ci hanno condotto nel baratro». Cennamo ha poi sottolineato che avrebbe potuto scegliere «di svelare immediatamente la realtà di quanto trovato, soprattutto sul piano economico: conti in rosso, una gestione che ha condannato la nostra comunità a pagare un prezzo altissimo. Ma non l’ho fatto - ha ribadito - scegliendo la strada della responsabilità e della mediazione».
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