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Il Comune di Cosenza autorizza l’ondata di... cemento

Il via libera alle operazioni all’ombra del... mattone è arrivato in un’Aula spopolata dai dubbi. Tutti in fuga da un voto “vischioso”. L’opposizione ha disertato in blocco la discussione sugli interventi edilizi. Ma anche tra i banchi della maggioranza c’è stata qualche defezione (Bresciani e Fuorivia). Alla fine, hanno risposto in 17 (più il sindaco) alla chiamata del presidente Giuseppe Mazzuca, tutti della maggioranza e, comunque, voti sufficienti a sbloccare la nuova ondata di cemento che arriverà con le costruzioni di «due edifici con destinazione residenziale in area regolamentata dal Piano particolareggiato “Muoio”» e di un hotel a cinque stelle «da realizzare in area regolamentata da Pau (Piano attuativo unitario) “Via Popilia-Vaglio Lise”». Il voto serviva a verificare l’esistenza di uno sviluppo coerente con gl’interessi della città. Nella realtà il congegno è sempre lo stesso: zona degradata, progetto di riqualificazione con “bonus” in cemento per i costruttori.
Diciassette i “sì” (l’unanimità dei presenti), compresi quelli degli ex dissidenti del Pd, Giuseppe Graziadio, Francesco Tinto e Aldo Trecroci, che, dopo essere stati politicamente folgorati sulla “via di Damasco”, hanno evidentemente (ri)trovato la fede “smarrita” sostenendo le scelte del partito e della maggioranza in Consiglio comunale. La minoranza, invece, ha optato per un dissenso-assenza.
Il Consiglio, però, è cominciato con 19 presenti (più il sindaco). Ai diciassette della maggioranza si sono uniti anche due rappresentanti dell’opposizione: D’Ippolito e Dodaro che hanno incassato l’emendamento che con cui è stato modificato un aspetto del primo punto, l’atto di indirizzo da dare alla giunta sulle procedure di assegnazione di strutture comunali.

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