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Città unica a Cosenza, partiti mobilitati per il “sì”

Referendum del primo dicembre: Iacucci (Pd) annuncia l’attivazione dei Comitati a favore della fusione con Rende e Castrolibero. Orsomarso (FdI): «È una grande occasione e la cittadinanza deve comprenderlo»

Un momento cruciale. La Città unica sarà il tema al centro del dibattito politico per le prossime settimane. Il referendum fissato per il primo dicembre è infatti lo spartiacque rispetto al futuro dell’area urbana: la fusione tra il capoluogo, Rende e Castrolibero potrebbe cambiare la storia di quest’area della Calabria. Sono già in moto i comitati per il “si” e si muovono pure gli oppositori al progetto seguendo la linea giudiziario-amministrativa. Una linea che vede capofila il comitato spontaneo rendese, con una serie di esponenti politici e ex consiglieri municipali, cui fa compagnia la giunta comunale bruzia, con in testa il sindaco Franz Caruso.


Luciana De Francesco, presidente della Commissione Affari Istituzionali della Regione e sostenitrice della fusione, scende in campo: «Abbiamo proposto la legge sulla città unica perché riteniamo che costruire una grande comunità» afferma «sia un'occasione irripetibile per tutta l'area urbana di Cosenza. Non pensiamo solo ai finanziamenti che possiamo ottenere che pure saranno importanti ma al ruolo che avrà Cosenza come capoluogo di provincia. Ci saranno occasioni di sviluppo legate sia alla presenza dell'università sia alla capacità di sfruttare l'area sud con il centro storico. È una sfida aperta per tutte le tre città e voglio sottolineare che, come ogni processo democratico, il referendum è un'occasione di confronto e di sensibilizzazione dell'opinione pubblica. Il fatto che sia stato impugnato a nostro avviso è un errore politico ma siamo fiduciosi rispetto al pronunciamento amministrativo. Non c'è maggiore espressione democratica di quella popolare. Noi attendiamo fiduciosi il giudizio di Tar e Consiglio di Stato e faremo una campagna referendaria orientata a far conoscere ai cittadini le opportunità connesse alla conurbazione che rappresentano una chiave importante per le future generazioni e che consentiranno di realizzare la seconda città della Calabria. In consiglio regionale abbiamo trovato un accordo anche con il Pd e per questo penso che sia importante confermare quella volontà politica. Noi abbiamo le idee chiare e siamo pronti a scendere in campo per consentire una fusione che sarà garanzia di espansione e di crescita».

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