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Città unica a Cosenza, il Tar potrebbe decidere nel novembre prossimo

Oggi in discussione la richiesta di sospensiva avanzata dal Comitato rendese per il “No”. Presentate pure le istanze dei Comuni di Cosenza e Castrolibero contrarie all’unione dei tre municipi. Confronto “tecnico” in aula

La parola ai giudici. Il Tribunale amministrativo regionale esaminerà oggi la richiesta di sospensiva del referendum consultivo sulla Città unica, avanzata dal comitato rendese per il “No”. La consultazione popolare è stata fissata dal presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, per domenica primo dicembre (si potrà votare dalle 8 alle 22). Alle urne sono chiamati i cittadini di Cosenza, Rende e Castrolibero, cioè i tre comuni inclusi nel progetto di fusione.
Il Comitato rendese, costituito da varie associazioni culturali e politiche, da ex amministratori locali, provinciali e regionali, contesta la legge con cui il Consiglio di Palazzo Campanella ha inteso disciplinare la nascita del Comune unico, saltando le deliberazioni dei consigli municipali e prevedendo un referendum consultivo quindi destinato a non produrre effetti giuridici.
In giudizio si sono costituiti i consiglieri regionali promotori originari dell’iniziativa, un Comitato sorto a favore della fusione e il Presidente della Giunta calabrese. I sostenitori della fusione sostengono che la Costituzione demanda ai consigli regionali la potestà di decidere sull’accorpamento dei Comuni sentite le popolazioni interessate. Quest’ultimo passaggio sarebbe appunto assicurato dall’appuntamento referendario.
Contro la Città unica in questa forma sono schierati il Movimento Cinquestelle e la coordinatrice regionale Anna Laura Orrico, il Comitato spontaneo rendese, il sindaco del capoluogo bruzio, Franz Caruso e la sua giunta che contestano il referendum e l’esclusione delle assemblee municipali dalla fase decisionale e consiglieri comunali ed esponenti del Pd del circolo di Cosenza. Con loro l’amministrazione comunale di Castrolibero.

A favore sono invece schierati la segreteria provinciale e regionale Dem, con Vittorio Pecoraro e Nicola Irto, i consiglieri regionali Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci, promotori della risoluzione votata alla quasi unanimità dai componenti dell’assemblea legislativa calabrese il 26 luglio scorso e tutti gli esponenti del centrodestra che compongono la maggioranza di governo della Regione, cui si aggiungono i consiglieri di minoranza di Palazzo dei Bruzi.
Oggi l’udienza al Tar che potrebbe però essere interlocutoria atteso che dovranno essere considerati i motivi aggiunti legati all’indizioni formale del referendum decisa da Occhiuto dopo la presentazione del ricorso. Non solo: nel frattempo sono stati presentati i ricorsi formulati dal Comune di Cosenza e da quello di Castrolibero. È probabile, pertanto, che la decisione sulla richiesta di sospensiva slitti al novembre prossimo. Un mese che si rivelerebbe quindi decisivo in ordine alla nascita della Città unica.

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