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La crisi del Pd a Corigliano Rossano, Madeo attacca i dimissionari: "Per alcuni il partito era un taxi"

Il segretario dem denuncia una serie di situazioni anomale emerse alle amministrative. Molti dei nodi erano venuti al pettine alle passate elezioni comunali. Buona parte dei dissidenti hanno preferito candidarsi in liste civiche

Non si attenua la crisi del Partito Democratico cittadino, per come denunciato e trasmesso alla federazione di Cosenza da 19 componenti del direttivo su 33, anzi si colora di ulteriori fatti critici, denunciati solo ora dal segretario cittadino, Franco Madeo, senza maggioranza nel direttivo dopo le dimissioni dei 19 componenti, che attribuisce ai dimissionari la brutta pagina che starebbe vivendo il partito e che la dice lunga su come il Pd si trovi in acque “agitate” al proprio interno.
Madeo, infatti, nel fare presente di avere appreso dalla stampa delle dimissioni «di alcuni membri» del direttivo comunicate alla Federazione provinciale di Cosenza ed al suo segretario Vittorio Pecoraro, senza mezzi termini, nella nota sottoscritta anche dal consigliere del Pd Giuseppe Candreva, esordisce in primo luogo che «la cosa, a dire il vero, non ci sorprende né per le modalità, né rispetto ai sottoscrittori di tale scelta».

Poi punta il dito verso gli stessi con la seguente grave affermazione: «In effetti, alcuni di questi non hanno mai partecipato fisicamente e attivamente alle riunioni di Direttivo ma, più in generale, alla stessa vita e azione politica del Partito. Anzi – aggiunge con il passaggio sicuramente inquietante per un partito – è noto il sostegno di alcuni di loro alla coalizione di centrodestra alle recenti elezioni amministrative». Un’accusa che, velatamente, alcuni dimissionari avrebbero attribuito allo stesso segretario che, anche dopo che da tempo il partito anche quello sovra comunale, avevano deciso per la candidatura a sindaco di Stasi, avrebbe tenuto contati con alcune aggregazioni di centrodestra.
Un’affermazione grave quella oggetto della denuncia. Da cui si desume lo scarso interesse verso il partito dei presunti e noti, secondo Madeo, responsabili di questo tipo di azione, facenti parte dei 19 o al di fuori di essi, che potevano anche essere segnalati agli organi di partito.

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