Scoppia il caso delle competenze sull’immobile della ex sede dei vigili del fuoco nel centro storico di Rossano, ormai in pieno abbandono e degrado. Da un lato il consigliere di minoranza Piero Lucisano, con documenti alla mano denuncia come la responsabilità sia dell’amministrazione comunale, mentre il consigliere di maggioranza Tonino Uva, che di recente era tornato a chiedere un intervento della Provincia quale ente proprietario, ribadisce come la responsabilità sia dell’ente provinciale. Dopo aver appreso che Uva si è recato di persona a visionare lo stato della ex caserma dei vigili del fuoco di viale S. Antonio e della protesta contro la provincia di Cosenza per mancata manutenzione della struttura e per uno stato di abbandono dello stesso immobile, Lucisano interviene per affermare che «la verità è ancora una volta diversa. Nel caso di specie Antonio Uva omette o dimentica che tale struttura è in concessione al comune di Corigliano Rossano ed omette o dimentica che è stato lui stesso ad aver sottoscritto il verbale di consegna di tale immobile il 13 dicembre 2019 e che la convenzione è stata sottoscritta dallo stesso sindaco». A tali affermazioni risponde indirettamente lo stesso consigliere Uva che nell’affermare come non gli interessi la “caciara” politica ribadisce la determinazione nel voler ottenere che «un luogo di degrado di proprietà provinciale, nel pieno del Centro Storico di Rossano, venga immediatamente riutilizzato o quanto meno messo in sicurezza». Un degrado che sarebbe stato “certificato” dalla stessa Provincia: «Proprio gli attuali esecutori amministrativi della Provincia in data 13 dicembre 2019 scrivono che “l’immobile risulta in stato di abbandono e di degrado. Addirittura nella stessa data la Provincia scrive che, dato lo stato dei luoghi, “non si può procedere alla consegna delle chiavi di accesso”».