Il sito della centrale Enel di Rossano, pezzo dopo pezzo, verrà smontato ed entro il 2026 spariranno le due ciminiere. Si è partiti con la demolizione proprio delle ciminiere che da sempre hanno caratterizzato lo skyline della città e poi si dovrebbe procedere con il completamento della rimozione delle quattro caldaie, serbatoi e impianti turbogas non più attivi. Per conoscere lo stato dell’arte del piano di dismissione e demolizione il sindaco Flavio Stasi ha convocato, per la mattinata di martedì scorso, i rappresentanti dei vari comparti di Enel ed i rappresentanti provinciali e comprensoriali di Cgil, Cisl e Uil. Nel corso dell’incontro, infatti, si è discusso delle attuali lavorazioni di demolizione all'impianto di Contrada Cutura, dell'impatto occupazionale ed ambientale. Il Sindaco Stasi non ha mancato di sottolineare come tanto l'Amministrazione comunale, quanto i sindacati hanno ribadito anche in tale sede, la profonda amarezza per la rinuncia, da parte di Enel, ai 20 milioni di investimento sull'idrogeno, di cui 15 a valere sul Pnrr. «Una ferita ancora aperta», l’ha definita il primo cittadino.
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