Oggi le cittadinanze di Cosenza, Rende e Castrolibero sono chiamati a votare la proposta di legge sulla fusione dei tre comuni. Nel Cosentino ci sono due precedenti abbastanza recedenti che hanno riguardato Corigliano Rossano (racchiude, appunto, le due aree urbane da cui ha preso il nome il comune unico) e quello che, a oggi, è conosciuto come Casali del Manco, che raggruppa cinque territori: Casole Bruzio, Spezzano Piccolo, Trenta, Pedace, Serra Pedace.
Le altre fusioni
Corigliano Rossano
Il 22 ottobre del 2017 il referendum consultivo riguardò Corigliano e Rossano. In quest'ultima area urbana il risultato fu schiacciante: il 93,80% degli elettori votò Sì (12.715 voti), a fronte di appena il 5,84% (791 voti) di contrari. La partecipazione si attestò al 44,70%. A Corigliano Calabro, il dato fu più contenuto ma comunque decisivo: il Sì ottenne il 61,36% dei consensi (7.674 voti), contro il 38,64% (4.833 voti) di contrari, con un'affluenza del 33%.
Casali del Manco
Qualche mese prima (26 marzo del 2017) ebbe luogo il referendum per la fusione dei comuni che hanno dato vita a Casali del Manco, invece, vide una partecipazione media del 46,84%. Il voto approvò la fusione con il 62,24% dei consensi (2.885 voti favorevoli) contro il 36,85% di contrari (1.708 voti). Per la denominazione del nuovo comune, Casali del Manco prevalse con il 63,4% dei voti (2.191 preferenze), rispetto a Villa Brutia, che ottenne il 36,6% (1.296 voti). Le affluenze e i risultati specifici nei singoli comuni hanno variato, con percentuali di partecipazione e di voto diverse a seconda del territorio: l'affluenza è stata più alta a Casole Bruzio, con il 55,27% degli aventi diritto che si sono recati alle urne, seguita da Pedace con il 50,27%. A Spezzano Piccolo si è registrato il 46,57% di partecipazione, mentre a Trenta il dato è stato del 40,66%. Infine, Serra Pedace ha avuto l'affluenza più bassa, con il 41,43%.
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