
«La retrocessione non è altro che l’epilogo molto amaro, ma ampiamente previsto, di un campionato nel quale è accaduto di tutto ed in cui, purtroppo, la Società ha reso il percorso della squadra difficilissimo ed accidentato, direi al limite dell’autolesionismo».
Il sindaco Franz Caruso molla definitivamente il gruppo Guarascio. E rincara la dose. Per il primo cittadino è finita un’epoca. È l’ora di cambiare. Caruso però sa perfettamente che in via Isonzo (si trova in una traversa di corso Mazzini la nuova sede del club rossoblù) dall’altra parte la pensano diversamente. Il fatto che le chiavi non siano state consegnate al sindaco significa che i vertici del Cosenza calcio non si ritengono con l’acqua alla gola. E fino a prova contraria intendono andare avanti. «È così. Hai detto bene. Sono convinto che Guarascio continuerà nella gestione del sodalizio silano creando una ulteriore situazione di disagio con la tifoseria e sul territorio. La verifica di quanto pensiamo si avrà nel momento in cui la squadra dovrà essere iscritta al prossimo campionato. Se il Cosenza sarà ai nastri di partenza della C vorrà dire che ha i requisiti economici per andare avanti, diversamente....».
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