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Paola, Consiglio avvelenato. Riaffiorano le vecchie ruggini

Il capogruppo Graziano Di Natale giudica il clima inaccettabile e scrive al prefetto: «Insulti e minacce di aggressioni fisiche non rispecchiano il confronto democratico»

L’ultimo civico consesso ha mostrato una minoranza spaccata e una maggioranza – almeno in alcune sue componenti – con i nervi a fior di pelle. Non soltanto a riguardo delle questioni inerenti lo Statuto comunale ma anche per mai tramontate ruggini tra alcuni rappresentati consiliari. Di certo quanto accaduto nell’ultima assise con un acceso scontro verbale tra esponenti della maggioranza e della minoranza dovrà essere messo da parte in tempi brevi per consentire un proseguo senza scossoni improduttivi. Il sindaco è stato a guardare ma chiaramente non ha gradito questo clima. Roberto Perrotta è un politico navigato e come racconto si affida all’esperienza anche nelle occasioni più difficili. Nemmeno Emira Ciodaro ha gradito l’accaduto ma non ha esitato a manifestare il suo punto di vista:

«Nonostante avessi richiamato il consigliere comunale (Graziano Di Natale) per oltre tre volte, sono stata costretta ad interrompere il consiglio comunale stesso». Ma non è il solo problema e Ciodaro ne ha anche per altri rappresentanti dell’assise a riguardo delle interrogazioni non indirizzate al presidente dell’assise: «La figura del presidente del consiglio ruolo istituzionale di garanzia dell’intero Consiglio, è stata sminuita ad una indennità, forse per non dire che il vero problema è Emira Ciodaro». Passiamo a Di Natale. Il consigliere comunale scriverà al prefetto. Parla di clima inaccettabile:

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