
«Le prossime elezioni in Calabria rappresentano una partita che è regionale, ma anche nazionale. Domando ai calabresi, state meglio o peggio di 5 anni fa? State meglio o peggio di 3 anni fa quando la Meloni ha iniziato? A me non sembra che la Meloni abbia cambiato il Paese in bene. Poi se vi sembra che la Meloni ha operato bene, votate la Meloni». Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulle prossime regionali in Calabria che vedono il presidente uscente e dimissionario Roberto Occhiuto scontrarsi con l’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Il leader di Italia Viva è a Cosenza per lanciare la candidatura di Filomena Greco alla carica di consigliere regionale.
«Le elezioni si giocano su un dato di fatto molto semplice e su questo si giocherà la sfida Occhiuto-Tridico: se pensate che dopo tre anni del governo Meloni avete più soldi nel portafogli, avete più sicurezza, avete più libertà e meno persone che se ne vanno, allora fate benissimo a votare la Meloni e Occhiuto. Io, dai numeri, trovo una situazione in cui il carrello della spesa costa di più, quando le famiglie comprano quaderni e libri per i figli vedete come il costo aumenta.
Secondo me le statistiche della Meloni si infrangono sulla realtà. E in questo caso Occhiuto è la Meloni calabrese: ha scelto di stare con il centrodestra, ha qualche problema per cui ha scelto di anticipare le elezioni. A mio giudizio la Calabria deve cambiare. Oggi per cambiare c'è Tridico che è dei Cinquestelle. E noi con Filomena Greco e con tutti gli amici della famiglia riformista vogliamo dare uno spazio anche a quelli un pò meno di sinistra o di centrosinistra più riformista», ha aggiunto.
«Calenda cambia velocemente idea che non faccio in tempo a farmi un’idea che lui l’ha già cambiata». Lo ha detto Matteo Renzi a Cosenza rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla decisione di Carlo Calenda di non sostenere anche in Calabria i candidati del centrosinistra.
Renzi: Ponte Stretto? Il problema è il progetto economico
«Il Ponte sullo Stretto? Io, in teoria, sono sempre a favore di tutte le opere infrastrutturali. Ma se il Ponte sullo Stretto significa che togli soldi alla Calabria e alla Sicilia, perchè di questo si tratta, dai fondi strutturali e invece di avere risorse aggiuntive, prendi risorse che già c'erano questo è un errore». Lo ha detto Matteo Renzi a Cosenza rispondendo a una domanda dei giornalisti sul Ponte sullo Stretto. Il leader di Italia Viva è giunto a Cosenza per lanciare la candidatura di Filomena Greco alla carica di consigliere regionale a sostegno del candidato a presidente della Regione Calabria Tridico.
«Io non ho nulla contro il Ponte sullo Stretto - ha aggiunto Renzi -. Anzi, è un’ottima cosa fare un grande miracolo di Ingegneria, un’opera innovative, così come collegare l’Alta Velocità in modo tale che da Reggio si possa arrivare a Palermo e da Palermo si possa arrivare a Reggio e risalire. Ma il problema è come la fai e non parlo del progetto tecnico perchè quello fortunatamente non lo fa Salvini e quindi lo fanno bene di sicuro, il problema è il progetto economico. Se per fare il Ponte sullo Stretto ti levo i soldi dalle opere pubbliche in Calabria è un errore. Già c'è da sistemare la 106, già ci sono altre questioni da sistemare. Il punto è sempre come si fanno le cose e non gli slogan ideologici. Questo governo che cosa ha fatto in questi tre anni? Tantissimi slogan: il piano casa, lo avete visto? No. E i dazi? Il piano dazi lo avete visto? No. Per il Ponte sullo Stretto non si capisce da dove prendono i soldi. Questo è un Governo degli annunci. Da tre anni la Meloni non ha fatto nulla. Però se la sera andate a controllare i soldi nel portafogli o più banalmente controllate il conto dall’app vedete che ci sono meno soldi di prima perchè gli italiani stanno peggio. E i calabresi stanno peggio. Se vi va bene così votate Occhiuto, se volete cambiare votate Tridico e votate il centro riformista».
Reddito di dignità: "Aiuti sì, ma non impedire il lavoro"
«La mia preoccupazione principale, in questo momento, visto che ci stiamo avvicinando alle elezioni regionali, è capire se in questa regione c'è lo spazio per poter investire di più e meglio sulla sanità». Lo ha detto il leader di Iv Matteo Renzi rispondendo a una domanda dei giornalisti sul reddito di dignità, un argomento al centro del dibattito politico in Calabria.
«Bisogna capirese si possono portare aziende e creare le condizioni per fare in modo che i ragazzi non se ne vadano più. Noi abbiamo 194mila italiani che se ne sono andati all’estero nel 2024 - ha aggiunto Renzi - è il doppio del 2014 quando c'eravamo noi al governo. Ve ne accorgete a maggior ragione in Calabria. La vera questione è creare le condizioni affinché qui la gente possa lavorare avendo uno stipendio non dico buono, ma sufficiente per vivere. Questa è la priorità. Poi, si pensa a dare una mano a chi non ce la fa, ma è chiaro che dipende da come lo fai. Noi avevamo fatto il reddito di inclusione, 2 miliardi e 700 milioni. Poi c'è stato il reddito di cittadinanza, poi il reddito di dignità. Il problema è far sì che ci sia un meccanismo che aiuta le persone che non ce la fanno, ma non impedisce di lavorare. E soprattutto per me la cosa fondamentale è che se un ragazzo studia, lavora e si impegna tanto deve avere uno stipendio che gli permetta di fare un mutuo perchè oggi siamo in una situazione in cui mentre quelli come me che hanno 50 anni quando hanno iniziato a lavorare si sono potuti permettere un mutuo, oggi chi lavora non riesce a fare un mutuo».
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