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Cinquant'anni fa la legge che istituì l'Università della Calabria, celebrazioni a Rende

L’Università della Calabria festeggia quest’anno il 50° anniversario dalla sua fondazione. «Ricordare il passato con gli occhi rivolti al futuro».

Con questo spirito il rettore, Gino Mirocle Crisci, ha aperto l’intensa giornata di eventi per commemorare i cinquant’anni dalla legge istitutiva dell'Ateneo calabrese, firmata il 12 marzo del 1968, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 103 del 22 aprile del medesimo anno.

L’evento ha avuto inizio questa mattina con l’intitolazione a Beniamino Andreatta, primo rettore dell’Università della Calabria, del ponte sul torrente Campagnano (nei pressi del cinema Garden) da parte delle amministrazioni comunali di Cosenza e Rende. Hanno partecipato alla cerimonia, il professor Enrico Letta, le massime cariche accademiche, civili e militari, i familiari del professor Andreatta, l’arcivescovo emerito padre Salvatore Nunnari.

A seguire un tour nel Campus e un momento di intrattenimento culturale con l’inaugurazione della mostra: “il Campus che nasce. Il concorso internazionale per la costruzione dell’università della Calabria”. Il programma continuerà con una serie di iniziative che si prolungheranno fino al pomeriggio di oggi.

Quella che oggi compie 50 anni è una legge composta da diciotto articoli, firmata dal presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, dal presidente del Consiglio Aldo Moro e dai ministri Gui, Pieraccini, Colombo, Mancini, Pastore. Una legge che giunse dopo un lungo dibattito parlamentare durato quasi un decennio, a partire dalla fine degli anni cinquanta, con varie proposte e fu la prima Università ad essere istituita nel nostro Paese dalla Repubblica Italiana.

Una legge che prevedeva per la prima volta il carattere residenziale con un suo Campus ed il numero programmato per dodicimila studenti distribuiti in quattro facoltà: ingegneria, scienze economiche e sociali, scienze matematiche fisiche e naturali, lettere e filosofia.

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