Un'informazione libera e indipendente da ogni forma di condizionamento o censura, che non sia asservita a nessuna forma di potere, sia esso politico od economico, e che sia rigorosa, rispettosa delle regole deontologiche, pronta alle nuove sfide imposte dall'innovazione tecnologica e dall'utilizzo dei social, senza perdere mai di vista la verifica delle fonti e la veridicità, qualità e correttezza della notizia. È questo il paradigma della buona informazione che il Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa” di Cosenza ha indicato come modello da seguire in occasione dell'incontro che il consiglio direttivo dello stesso circolo, presieduto da Franco Rosito (e composto dal Vice Presidente vicario Franco Mollo, dal Vicepresidente Franco Lorenzo, dal segretario Franca Ferrami, dal tesoriere Raffaele Zunino e dai consiglieri Monica Perri e Giuseppe Di Donna) ha tenuto in videoconferenza in occasione della Giornata internazionale della libertà di stampa.
Si tratta – è stato detto nel corso dell'incontro – di riferimenti fondamentali perché si possa parlare di vera libertà di stampa. Quando il giornalista utilizza gli strumenti a sua disposizione con professionalità e nel pieno rispetto delle regole della correttezza, esprimendo il suo libero pensiero senza lasciarsi condizionare, solo allora potrà dire di aver fatto pienamente il proprio dovere e di aver dato vita ad un'informazione affidabile e priva di distorsioni.
L'incontro è stato introdotto dal presidente Rosito, che ha ricordato le numerose iniziative promosse negli anni dal Circolo della stampa “Maria Rosaria Sessa” in occasione della giornata internazionale della libertà di stampa. “Quest'anno siamo ancora una volta costretti – ha detto Rosito – a non poter dedicare alla giornata un'iniziativa in presenza, ma il nostro auspicio è che presto, con il graduale ritorno alla normalità, anche le attività del Circolo della Stampa di Cosenza possano riprendere con cadenza abituale”.
Il vice presidente vicario del circolo, Franco Mollo, ha richiamato il messaggio diffuso, in occasione della giornata internazionale della libertà di stampa, dal Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ricordando il ruolo che hanno avuto e continuano ad avere i giornalisti e i media durante la difficile fase della pandemia. “E' stato grazie al loro aiuto – è stato inoltre ricordato – che ci si è potuti districare nel mare magnum delle informazioni di questo lungo periodo, soggette a continue mutazioni e non sempre impeccabili”.
Durante la giornata di riflessione che il direttivo del Circolo “Maria Rosaria Sessa” ha dedicato alla libertà di stampa ci si è più volte posti l'interrogativo se questa libertà sia oggi realmente garantita. A dare un contributo in questa direzione è intervenuta la consigliera del circolo Monica Perri che ha fornito qualche dato indicativo di un diritto ancora molto minacciato nella sua estrinsecazione. “L’Italia – ha ricordato Perri – occupa, nella classifica europea, il 41° posto e con circa 20 giornalisti sotto scorta e, secondo l’ultimo rapporto di “Reporter senza frontiere”, in oltre 130 Paesi nel mondo l’esercizio del giornalismo, definito “vaccino principale” contro la disinformazione, è totalmente o parzialmente bloccato, a causa di censure, abusi e minacce”. Ed è stato con un ulteriore richiamo alle parole del segretario generale dell'ONU Guterres che si è concluso l'incontro del direttivo del Circolo della Stampa, nel pieno convincimento che “un giornalismo libero e indipendente sia il più grande alleato nella lotta alla disinformazione e alle fake news”, così come senza una stampa libera non esiste una vera democrazia perché l'informazione è un bene pubblico che, come tale, deve essere salvaguardato ad ogni costo e senza scendere a compromessi.
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