Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Scalea, consegnate le civiche benemerenze ai campioni d'Italia del 1971

Cinquant'anni dopo i protagonisti di quell'impresa si sono ritrovati allo stadio "Domenico Longobucco" per ricordare i momenti più belli della vittoria contro la Sangiorgina

Emozionante e coinvolgente la rievocazione dell’impresa sportiva che il 20 giugno 1971 portò la squadra juniores dello Scalea a laurearsi campione d’Italia tra i dilettanti.
Un omaggio sentito e partecipato da parte di tutta la città che ha avuto nella consegna delle civiche benemerenze ai dirigenti, ai giocatori e allo staff tecnico dell’epoca, il culmine della cerimonia organizzata nei minimi dettagli dal comitato promotore e condito da un graditissimo fuori programma: la riconsegna della Coppa Italia dilettanti regionale conquistata nella stagione 2010-2011 da parte dell’allora presidente Francesco Rovito.
Inevitabile che il saluto iniziale fosse riservato al segretario del comitato promotore Enzo Greco, vero motore dell’iniziativa, il quale non senza commozione ha ricordato le gesta sportiva della squadra e il valore che quella vittoria ebbe per tutta la popolazione, cementando l’orgoglio di appartenenza calcistica alla tradizione biancostellata che affonda le sue radici nel lontano 1912.

L’episodio più singolare, ricordato anche dal Sindaco Giacomo Perrotta, è la telefonata interurbana attesa fino alle 23.30 in uno dei pochi telefoni privati dell’epoca, quello del bar Cardillo. Alla notizia che in quel di Ladispoli i ragazzi di mister Valente avevano superato ai rigori la quotatissima Sangiorgina, esplose la festa per le vie della città riproposta all’arrivo dei giocatori.

E proprio mister Valente, omaggiato anche dalla Pro Loco cittadina con una targa appositamente realizzata per l’occasione, ha voluto omaggiare i suoi “ragazzi” collegandosi telefonicamente dalla Toscana dove oggi risiede per motivi di lavoro, chiudendo il cerchio degli interventi che hanno visto alternarsi sul prato del "Domenico Longobucco" Antonio Ferrazzo, vicepresidente vicario della Lega Nazionale dilettanti Calabria, il consigliere con delega allo Sporto Luigi Cirimile, il sindaco di Scalea Giacomo Perrotta, l’attuale presidente dell’Usd Scalea 1912 Pino Bono e i calciatori di quella splendida avventura ancora legatissimi tra loro nonostante il tempo e le distanze e, chiaramente, stretti a quel ricordo che li portò ad essere protagonisti di quella impresa sportiva e, ancora oggi, emblema di umiltà e virtù.

I nomi dei dirigenti, del tecnico e dei calciatori protagonisti di quell’impresa, campeggiano da domenica scorsa all’esterno dello stadio cittadino sullo sfondo del tricolore. Un ricordo indelebile e anche un incoraggiamento ai giovani aspiranti calciatori di oggi che si sono sfidati prima della cerimonia, a ricordare quell’impresa e a seguire quell’esempio consapevoli che nulla è impossibile nello sport come nella vita e che anche i pronostici più avversi possono essere sovvertiti preferendo ad individualismi sterili il più proficuo e redditizio gioco di squadra.

Caricamento commenti

Commenta la notizia