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Mormanno, giornata della legalità e Premio Faro con Gratteri e Nicaso

Duplice appuntamento a cura dell'associazione "Gruppo folkloristico Miromagnum" in collaborazione con l'amministrazione comunale

Nicola Gratteri e Antonio Nicaso

Sarà una vera e propria giornata della legalità quella che vivrà Mormanno il prossimo 22 agosto. Una intensa maratona per approfondire i temi del riscatto per una nuova primavera intrisa di giustizia e legalità per la Calabria. A far da cornice a questa tematica di stretta attualità il premio Faro organizzato dall'associazione Gruppo Folkloristico Miromagnum, presieduto da Marcello Perrone, che riparte, dopo lo stop dovuto alla pandemia, con un doppio riconoscimento che sarà attribuito a Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro, ed Antonio Nicaso, docente presso la Queen's University del Canada, che riceveranno sul palco dell'area eventi Rurà la statuetta realizzata dall'orafo calabrese, Michele Affidato, che raffigura uno dei monumenti simbolo di Mormanno.

L'evento del premio Faro sarà preceduto dal convegno "Il riscatto della Calabria tra giustizia e legalità. Per una nuova primavera" al quale parteciperanno, moderati dal caposervizio della Gazzetta del Sud Arcangelo Badolati, il vescovo della Diocesi di Locri - Gerace, monsignor Francesco Oliva, il dirigente della Digos di Roma, Giampietro Lionetti, il generale comandante dei Carabinieri per la tutela dell'Ambiente e la transizione ecologica, Valerio Giardina, il dirigente penitenziario assegnata al garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Nadia Cersosimo.

Un pomeriggio di approfondimento, con inizio alle ore 18 presso l'area eventi Rurà, che proverà a scandagliare i temi della legalità e della giustizia in una terra difficile e complicata come quella calabrese, dove la comunicazione gioca pertanto un ruolo fondamentale nella promozione di una cultura dell'antimafia, orientata alla cittadinanza responsabile. Informare e far crescere una coscienza civile in questo particolare momento storico vuol dire «assumersi prioritariamente sia la responsabilità di contribuire a rieducare i comportamenti sociali - spiega Marcello Perrone a nome del sodalizio organizzatore - sia di difendere la tenuta democratica delle Istituzioni. Compito tutt’altro che semplice e scontato, alla luce della crescente infiltrazione della malavita nel sistema sociale e politico».

A seguire, alle ore 21, sempre presso l'area eventi Rurà di Mormanno la XII edizione del Premio Faro vedrà protagonisti il procuratore Nicola Gratteri e il professor Antonio Nicaso in collegamento dal Canada, per una intervista curata dal giornalista Arcangelo Badolati che approfondirà i temi del libro "Non chiamateli eroi" edito da Mondadori e le altre tematiche di stringete attualità.

Nel testo scritto a quattro mani proprio da Nicaso e Gratteri si approfondisce l'eredità fatta di coraggio, determinazione e conoscenza di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che insieme fanno luce su che cosa sia davvero la mafia; gli occhi di Giuseppe Letizia che, nel buio, assistono spaventati allo svolgersi di un feroce assassinio; le parole "pericolose" di Peppino Impastato che ridicolizzano quegli uomini considerati intoccabili; i saldi principi di Giorgio Ambrosoli; la lotta solitaria del generale dalla Chiesa; la missione contro la mafia di Rosario Livatino, il "giudice ragazzino"; la determinazione di Libero Grassi a non cedere ai tentativi di estorsione; l'alternativa alla mafia e la possibilità di una vita diversa offerta ai giovani da don Pino Puglisi; il diritto a vivere libera rivendicato da Lea Garofalo; le tante vite "normali" strappate troppo giovani.

Un libro che arriva a trent'anni dalla morte dei due magistrati che non volevano essere chiamati eroi e che ha permesso a Nicola Gratteri e Antonio Nicaso di ricordare le vite di chi, guardando la mafia negli occhi, ha deciso di difendere le proprie idee, la propria dignità. I loro sogni, la loro speranza, il loro coraggio sono un modo per non dimenticare e per ricordare che: "Si può fare qualcosa, e se ognuno lo fa, allora si può fare molto".

«Siamo ben felici e onorati - ha sottolineato l'amministrazione comunale con il sindaco Giuseppe Regina e il consigliere con delega al turismo, Flavio De Barti - di poter ospitare due eventi di questa portata che ci permettono di guardare alla legalità come valore importante da trasferire alle giovani generazioni. L'Agosto Mormannese ha da sempre voluto essere non solo un momento di aggregazione e spettacolo, ma anche di cultura e riflessione, provando a stimolare l'approfondimento rispetto a tematiche di grande attualità e che riguardano la vita di ciascuno di noi».

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