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Cosenza, la guerra impone la riflessione. Al via gruppi di preghiera

Il Gruppo di dialogo interreligioso per la pace di Cosenza, da alcuni anni attivo nella nostra realtà, promuove ogni 27 del mese un incontro di preghiera e riflessione sui temi della pace. Al gruppo partecipano persone di fedi e religioni diverse presenti in città: associazione Coesistenza, associazione Daawa, associazione Stella Cometa, associazione Unitalsi, Comunità Bahà’i, Comunità Islamica di Cosenza e Rende, chiesa avventista del Settimo Giorno, chiesa cattolica, ufficio diocesano ecumenismo e dialogo di Cosenza-Bisignano, Chiesa Pentecostale di Bethel, Chiesa Valdese di Cosenza e Dipignano, istituto buddista Italiano Soka Gakkai, Mo.C.I Cosenza, movimento dei Focolari, segretariato per le Attività Ecumeniche (Sae) Gruppo di Cosenza. La sua attività si svolge anche nell’organizzazione di incontri formativi di conoscenza reciproca oltre ad iniziative che hanno interessato il mondo della scuola in vista di una educazione alla pace.

Presa di coscienza

Di fronte ai recenti avvenimenti che hanno visto riemergere in Europa situazioni di gravi crisi che possono rappresentare un concreto pericolo di guerra, con conseguenze devastanti per l’intero continente e che potrebbero coinvolgere l’intero pianeta, sentiamo l’urgenza di far sentire la nostra voce per stigmatizzare ogni azione violenta da parte degli Stati coinvolti.

In sintonia con tutti gli uomini e le donne di buona volontà, appartenenti alle diverse confessioni religiose e alle Associazioni che hanno come vocazione la ricerca del bene comune, diciamo con forza e determinazione:

No alla guerra!

Noi crediamo che la guerra non sia mai la soluzione ai conflitti e che occorra fare ogni sforzo per scongiurarla. Il nostro appello si rivolge a quanti hanno a cuore l’uomo nella sua integrità fisica, psichica e spirituale, alle Chiese e alle Comunità di fede a cui apparteniamo, alle Istituzioni, ad ogni componente della nostra comunità civile di qualsiasi credo religioso.

Prendiamo atto di quanto anche i governi stiano cercando di fare attraverso il dialogo e le proposte di pacificazione. Così come ognuno di noi è chiamato a fare quanto è nelle sue possibilità per promuovere azioni di pace e non dovere mai rimpiangere di essere rimasti in silenzio, di essersi voltati dall’altra parte, di non aver ascoltato il grido di dolore delle vittime della violenza.

In quanto credenti riteniamo che un’azione efficace per contribuire alla risoluzione pacifica dei conflitti è la preghiera.

Per questo invitiamo tutti ad una preghiera per la pace, da fare insieme in unione di spirito, con le modalità e i tempi che ognuno vorrà. Nella consapevolezza che Dio o la Legge mistica o qualsiasi realtà ultima riconosciuta dalle nostre fedi, è la fonte della pace che ci interpella come persone, nella relazione con gli altri, per la costruzione di un mondo di pace.

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