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Rende, festa in parrocchia per “Zia Annina”: la neo centenaria

La comunità della “Vergine di Lourdes” a Roges. Si prende cura di don Germano Anastasio da ben 29 anni

La Parrocchia della Vergine di Lourdes prepara la festa per la “zia Annina” come la chiamano tutti affettuosamente. Un donnino che oggi taglia il traguardo del secolo di vita. Una esistenza eroica che sembra uscita da un romanzo. La sua è una vita che è un intreccio d’amore e di sacrificio, di gioie e di dolori. Anna Mazzuca è stata una donna generosa e una figlia coraggiosa che, ad appena nove anni, ha saputo caricarsi sulle sue fragili spalle il peso di una intera famiglia dopo la morte di suo padre. La meravigliosa storia di “Zia Annina” comincia all’alba del 1923 ma entra nel vivo solo nel 1932, quando, la vita la costringe a rimboccarsi le maniche. In quegli anni la gente se la passa male, tra due conflitti mondiali e la carestia, si cerca di sopravvivere in mezzo alla povertà, alla fame e ai tanti soprusi. Anna Mazzuca non ha i soldi, ma lotta per tirare a campare e far campare tutta la famiglia perché sua mamma sta molto male. Ogni giorno esce all’alba e torna al tramonto per guadagnare quel tozzo di pane che deve bastare per tutti. Tanti lavori, tutti ugualmente duri per una bambina. Una missione esaurita all’età di 35 anni quando emigra in Belgio dove resterà per circa 21 anni. Lì conosce il minatore fiammingo Gilbé Debrù che sposa. Una vita matrimoniale felice che purtroppo s’interrompe a causa di una grave malattia. Un morbo ribelle le strappa il marito a 49 anni. Zia Annina sopravvive al dolore lavorando. Sulla sua strada incontra Carmelo Lupinetti, abruzzese, anche lui emigrato in Belgio in cerca di un lavoro. Nel 1969 decidono di rientrare in Calabria ma dopo essersi stabiliti a Piane Crati, anche il secondo consorte muore prematuramente, a causa di un tumore.

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