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Rende, l’Unical garantisce il diritto allo studio

Il rettore Nicola Leone indica gli obiettivi dell’ateneo per gli anni a venire e gli investimenti fatti per sostenere gli studenti

L'Università della Calabria di Rende e, nel riquadro, il rettore Nicola Leone

L'Università della Calabria continua a macinare risultati. E ad centrare obiettivi: l'internalizzazione dell'ateneo, il reclutamento di nuovi docenti, la garanzia del diritto allo studio per gli iscritti meno abbienti, la nascita della facoltà di Medicina. Il rettore Nicola Leone può con certezza affermare che l'idea di rilanciare l'ateneo che s'era prefisso all'inizio del mandato sta sempre più concretizzandosi.

Rettore è scoppiata la pace con l'ateneo di Catanzaro?
Da parte nostra non v'è mai stata alcuna guerra. Al contrario, riteniamo che il potenziamento delle sedi accademiche calabresi non possa che arricchire il territorio. L'Unical s'è sempre posta in rapporti di piena collaborazione: le sinergie culturali e scientifiche portano, peraltro, al miglioramento dell'offerta sanitaria in tutta la regione.
L'Unical garantisce il diritto allo studio anche a quanti non dispongono di adeguate risorse economiche: è così?
Sin dall’inizio del mio mandato ho posto al centro il diritto allo studio definendo la copertura del cento per cento delle borse di studio come obiettivo strategico dell’Università della Calabria. Sono soddisfatto di essere riuscito, per il quarto anno consecutivo, a centrare questo importante obiettivo. Si tratta di un risultato per nulla scontato reso, quest’anno, ancora più difficile dall’ampliamento della platea degli aventi diritto e dall’aumento dell’importo della borsa, ma importantissimo per i nostri studenti che spesso provengono da contesti socioeconomici svantaggiati. Auspico che attraverso una positiva interlocuzione con la Regione si giunga presto a una nuova legge regionale per il diritto allo studio che dia piena garanzia dell’assegnazione delle borse a tutti gli studenti idonei. La espressione "idoneo ma non beneficiario" a me suona come aberrante e deve essere col tempo cancellata.
Mi indica qualche cifra?

Sono 7.000 (di cui oltre 4.300 donne) gli iscritti che ricevono la borsa di studio, 350 il premio di laurea e 100 il contributo per la mobilità internazionale. Ma per erogare la borsa di studio agli aventi diritto e, quindi, non prolungare ulteriormente i tempi, l’Università della Calabria, in attesa di ricevere il contributo regionale, ha anticipato 3 milioni di euro di risorse proprie integrando le risorse ricevute dai fondi Pon, Pnrr e Fis.

Perchè ha puntato sin dall'inizio del suo mandato sulla internalizzazione?

Perchè una università deve evitare di provincializzarsi, favorendo gli scambi d'intelligenze e saperi, attraendo studiosi nazionali e internazionali, puntando anche a far rientrare i "cervelli" cioè quei calabresi eccellenti che operano in altri contesti accademici del nostro continente e non solo.

È un pò la sua storia?

Si, io lavoravo in Austria e sono rientrato per operare nella mia terra.

Cosa state facendo per migliorare l'offerta formativa?

Certo, nel nuovo bando d’ammissione i futuri laureandi potranno scegliere tra corsi tradizionali, di nuova attivazione e corsi che sono stati rinnovati nel percorso e negli obiettivi formativi. Tra i nuovi corsi istituiti c’è quello in Tecnologie del Mare e della Navigazione.

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