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Corigliano Rossano, Simet e Birs obbligati al reintegro dei lavoratori

L’ultimatum degli esponenti della Faisa-Cisal. Gli ex dipendenti dovranno tornare in sevizio

I lavoratori ultimi reintegrati, a seguito del licenziamento collettivo della Simet, non sono stati ancora contattati da Birs (Busitalia Rail Service (Birs), società del polo passeggeri di Ferrovie dello Stato che ha stretto un accordo con la ditta di autotrasporti di Corigliano Rossano. A denunciarlo la sigla sindacale della Faisa Cisal che fa presente come gli autisti che hanno vinto la causa per ingiusto licenziamento non siano stati contattati per gli adempimenti propedeutici alla presa servizio del 1° gennaio 2024, al pari degli altri colleghi. «Chi è stato oggetto di un licenziamento ingiusto – scrivono il segretario provinciale Bruno e il segretario regionale Sibio – non può oggi essere ignorato da Birs, che deve invece mettere in condizione tutti i dipendenti Simet di essere trasferiti, dal 1° gennaio prossimo, alle sue dipendenze, come sancito nel contratto di affitto intercorso tra le due società. Trascurare questa circostanza sarebbe un errore imperdonabile e darebbe certamente seguito a vertenze legali dagli esiti prevedibili, in favore dei lavoratori naturalmente, gravando la stessa Birs di spese che riteniamo possano e debbano essere evitate». Dalla Faisa Cisal si sottolinea che licenziamento al tempo subito dai lavoratori ha lasciato un segno indelebile negli stessi, provati dell’impossibilità di condurre una vita dignitosa attraverso il proprio lavoro, che deve oggi essergli restituito senza tentennamenti.

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