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Cosenza, la scuola in ospedale è una ricetta contro la dispersione

Continua a crescere il numero di studentesse e studenti ricoverati che chiedono di frequentare le lezioni anche in corsia

Marina Del Sordo

Numeri in crescita per la scuola in ospedale, nel Cosentino come nel resto della Calabria. È un’esperienza formativa che coinvolge gli studenti ospedalizzati e diventa sempre più specialistica. «Bisogna orientarsi ad adottare le metodologie afferenti la digital literacy, ovvero utilizzare e creare informazioni utilizzando tecnologie informatiche (alfabetizzazione digitale). Una competenza riferita sia all’ambito strettamente tecnico che all’utilizzazione corretta, legittima ed efficiente di contenuti digitali innovativi e motivanti per la loro attrattività» racconta la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo cittadino “Roberta Lanzino”, di Via Negroni, che è scuola polo in Calabria, Marina Del Sordo, la quale è pure vice presidente nazionale della rete di scopo che riunisce le scuole ospedaliere.
Le cifre relative alla scuola in ospedale in città raccontano di 302 iscritti per l’Infanzia, 372 per la Primaria, 131 per la Secondaria di primo grado e 146 per la Secondaria di secondo grado. Numeri in sensibile aumento rispetto agli anni passati. Discorso simile per le altre scuole ospedaliere attivate in Calabria: Cetraro 128 alunni, Catanzaro 496, Crotone 86, Reggio Calabria 114. Sono circa una sessantina i ragazzi e le ragazze non italiani.

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