«L’inverno è alle porte e molte persone senza dimora si trovano ad affrontare il freddo senza i mezzi per proteggersi. Chiediamo il vostro aiuto per raccogliere coperte, giubbotti e maglie pesanti da distribuire a chi ne ha più bisogno». È l’appello lanciato dai volontari dell’associazione “Casa nostra” che almeno due volte a settimana sono impegnati nell’area urbana con l’Unità di strada che distribuisce un pasto e bevande calda, assieme ad acqua, ai tanti che vivono all’addiaccio. Il cibo non è mai il fine, ma solo uno strumento, un’occasione per avvicinare donne e uomini che non hanno un tetto sotto il quale ripararsi. O, quando ce l’hanno, è solo un alloggio di fortuna. Spesso si trovano a due passi dal benessere del centro cittadino, ma restano invisibili. Come il giovane eritreo che ormai da anni sopravvive sotto un ponte a a sinistra dal Crati dove è riuscito a crearsi pure un piccolo orto, o il bulgaro che a Rende si ripara dove può combattendo una lotta impari contro l’alcol. E tanti altri.
Anche per loro il presidente di “Casa nostra”, Pino Salerno, assieme a suor Laura, suor Veronica e agli altri volontari chiedono aiuto a tutti affinché abbiano qualcosa da donare i mercoledì e i giovedì, sempre dopo le 20, quando cominciano il loro giro armati di cibo, te, acqua e un sorriso con i quali cercano di offrire un po’ di conforto a chi è costretto a vivere in strada.
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