Lo scienziato diventato rettore. Nicola Leone, originario di Diamante, s’è laureato nell’ateneo di Arcavacata ed ha poi intrapreso la strada della ricerca all’estero. Ha ottenuto lusinghieri risultati accademici, stretto rapporti proficui con studiosi di tutto il mondo (George Gottlob è tra questi) e poi ha deciso di ritornare. Così, l’esperienza accumulata negli anni trascorsi fuori dall’Italia, l’ha messa a disposizione della sua terra di origine. Leone guida il Campus più strutturato e acclamato della regione con spirito di modernità, guardando alla internazionalizzazione, all’ampliamento dei corsi di studio, allo sviluppo di tutti i servizi posti a disposizione della sempre crescente popolazione universitaria. A lui si deve la realizzazione di un sogno coltivato per decenni; l’istituzione del corso di laurea in Medicina. È per tutte queste ragioni che abbiamo deciso d’incontrarlo per una intervista.
Rettore Leone l’Unical dei primati chiude il 2024 in positivo: mi traccia un bilancio?
«È vero, abbiamo vissuto un anno straordinario, ricco di traguardi. La crescita è stata evidente in ambiti strategici come la ricerca, l’internazionalizzazione, l’offerta di servizi e il miglioramento delle infrastrutture. L’ateneo ha consolidato la sua posizione tra le eccellenze italiane, grazie a un bilancio positivo che ha visto investimenti importanti per migliorare non solo la didattica e la ricerca, ma anche la qualità della vita nel campus e potenziare i servizi agli studenti, tanto da essere incoronato dal Censis come la migliore grande università d’Italia e quella che offre, in assoluto, i migliori servizi agli studenti. L’Unical risulta sempre più attrattiva e quest’anno è riuscita a reclutare nuovi docenti e ricercatori di grande prestigio, arrivati dall’Italia e dall’estero, rafforzando il suo ruolo come centro d’innovazione e formazione d’eccellenza».
Che succederà nel 2025, sarà difficile superarsi?
«Il 2025 rappresenta un’opportunità per consolidare e rafforzare i risultati raggiunti. L’ateneo intende continuare sulla strada dell’innovazione e dell’apertura al territorio, puntando su progetti che combinano tradizione e modernità. Un aspetto cruciale sarà il rafforzamento del reclutamento di qualità, continuando sulla strada di successo delle call e delle collaborazioni internazionali, con l’avvio di nuovi corsi di laurea rispondenti alla domanda di formazione. Tra gli obiettivi prioritari, ci sono la realizzazione di 600 nuovi posti letto, con il completamento delle residenze Rocchi e ristrutturazioni alle Maisonnettes, finanziati dalla Regione Calabria, che rafforzeranno la vocazione residenziale dell’Unical, già prima in Italia in quanto ad alloggi su studenti iscritti. Realizzeremo nuove strutture sportive con la costruzione della Cittadella dello sport ed il potenziamento di impianti esistenti e lavoreremo per eliminare le barriere architettoniche. Sul fronte del diritto allo studio andremo ad aumentare ulteriormente le borse di studio e a potenziare i servizi residenziali. Tante, inoltre, le iniziative per il benessere e la socialità: dalle “palestre outdoor”, ad una nuova aula studio aperta fino a mezzanotte e pure nei weekend».
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