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Cosenza, i 100 anni di Enrico Matera. L'ex dipendente comunale festeggiato dall'Amministrazione comunale

100 anni tondi, compiuti da qualche giorno, giusto qualche settimana fa. Un patrimonio di saggezza da salvaguardare con tutto l'amore possibile, quello che quotidianamente riceve dalle sue quattro figlie e dai nipoti, specie adesso che la sua compagna di una vita, la signora Vincenza Cavaliere, non c'è più. Enrico Matera, nato a Cosenza l'8 marzo 1925, in un periodo storico difficile, è stato festeggiato nella sua abitazione da tutti i familiari, ma anche dall'Amministrazione comunale, che a lui deve tanto per essere stato uno dei dipendenti più conosciuti ed apprezzati del Comune. A portare il saluto del Sindaco Franz Caruso ed anche il sigillo della città, è stato il consigliere comunale Francesco Turco, visibilmente emozionato nel consegnare al signor Enrico Matera il simbolo per eccellenza della città dei Bruzi. “Rimettere al centro dell’attenzione e della riflessione gli anziani, con il loro bagaglio di esperienza e di saggezza, è opera altamente meritoria – ha detto Francesco Turco – ed è esattamente quello che l'Amministrazione del Sindaco Franz Caruso sta facendo dall'inizio del suo mandato.

Il signor Enrico Matera incarna la vitalità che è propria di quegli anziani che sono ancora nel pieno della loro attività o che, comunque, nello spirito si sentono ancora di mettere a disposizione le loro esperienze”. Per fare un po' di cronistoria di quella che è stata l'attività lavorativa di Enrico Matera, è opportuno ricordare che nonostante le ristrettezze economiche della famiglia (suo padre era sarto ed esercitava il suo mestiere in un piccolo negozio su Corso Telesio) riuscì a conseguire il diploma di Perito Industriale Elettrotecnico. Un titolo di studio che si rivelò, nel 1953, la chiave di accesso all'Ufficio Tecnico del Comune di Cosenza, dove, dopo la necessaria e lunga gavetta, gli fu attribuita la qualifica di Capo Ufficio. Ma Enrico Matera prestò servizio anche in altri uffici del Comune, sia presso quella che, all'epoca, era denominata “Sezione Lavori Pubblici” e, successivamente, presso la Divisione Urbanistica, dove, tra l'altro, collaborando con il Capo Divisione del tempo, l'Arch. Raffaele Filippelli, si occupò, personalmente, della modifica e ridenominazione della Toponomastica stradale cittadina. Dal suo matrimonio con la signora Vincenza Cavaliere, durato 70 anni, sono nate le sue quattro figlie: Annamaria, ex dipendente comunale, come il padre, e funzionaria presso il Settore Personale; Antonella, architetto e insegnante, che, però, vive a Milano; Lea, medico,  e Patrizia, insegnante e musicista. La famiglia è sempre stata al centro dei suoi pensieri e dei suoi interessi.

La recente scomparsa della sua compagna di vita ha rafforzato l'amore delle sue figlie, dei generi Franco, Francesco, Antonio e Massimo e dei suoi sei nipoti  che non perdono occasione per dimostrargli tutto il loro affetto e la loro dedizione. E così è stato anche in occasione del suo centesimo compleanno, perché Enrico Matera  è ancora oggi un modello di riferimento per tutta la sua famiglia. Elegante, cordiale, sorridente e sempre gentile, fa un certo effetto vederlo ritratto in due bellissime fotografie in bianco e nero, appartenenti al tempo in cui prestò servizio nel prestigioso teatro “Alfonso Rendano”. In una lo si vede accanto al grande attore Raf Vallone, colto nell'attimo in cui sta firmando ad Enrico un autografo. L'altra lo ritrae, invece, accanto ad un'altra autentica star del cinema e del teatro di quel tempo, Alida Valli, musa di Luchino Visconti in “Senso”. Nella sua lunga vita ad Enrico Matera è capitato anche questo. Storie da raccontare ai nipoti per capire l'importanza e la fortuna di avere un nonno così.

 

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